Il lavoro da casa in Slovenia ha subito notevoli cambiamenti nel periodo pre e post pandemico. Nel 2019, c'erano 2.037 lavoratori in tale modalità, mentre nel 2021 il numero è salito a 217.428, ma è poi sceso a 121.981 nel 2022. Al 20 luglio del 2023, risultano ancora 43.772 dipendenti che lavorano da casa. Il lavoro da casa riguarda principalmente mansioni d'ufficio con uso di computer e tecnologie IT. Per questo tipo di lavoro, i datori di lavoro devono stipulare contratti specifici che regolano i diritti e gli obblighi dei dipendenti. Un emendamento proposto a luglio 2023 mira a includere l'assegnazione del lavoro da casa tramite un addendum al contratto di lavoro, e obbliga i datori di lavoro a giustificare eventuali rifiuti di richieste di lavoro da remoto per bilanciare vita professionale e privata. La Camera di Commercio Slovena supporta la flessibilità nelle trattative riguardanti il lavoro da casa, ma evidenzia l'onere amministrativo per i dipartimenti delle risorse umane nel segnalare i dati all'ispettorato. I datori di lavoro sostengono il lavoro da casa se migliora produttività e soddisfazione dei dipendenti, ma avvertono delle sfide legate alla riduzione della collaborazione a causa della mancanza di interazioni personali. Nei sindacati, il lavoro da casa è visto come sfruttamento e comporta rischi per la salute e riduzione artificiale dell'assenteismo. Alcune organizzazioni sindacali, come la Confederazione sindacale costiera KS 90, si oppongono a cambiamenti legislativi rapidi senza garantire condizioni di lavoro sicure per chi lavora da casa. Il datore di lavoro ha il compito di conoscere le condizioni di lavoro del dipendente, identificare rischi e adottare misure per garantire sicurezza e salute, anche se l'ispettorato del lavoro non effettua ispezioni presso le case dei dipendenti. I dipendenti in modalità di lavoro da casa hanno gli stessi diritti di quelli in ufficio, inclusi i rimborsi per i pasti, ma non per il trasporto. Hanno inoltre diritto al rimborso delle spese per l'uso dei propri strumenti, come stabilito nel contratto di lavoro.
Corrado Cimador