Secondo il decreto, emesso dal comandante della Protezione civile, Srečko Šestan, lo scorso 12 agosto, dalle ultime inondazioni che hanno colpito il Paese il primo fine settimana del mese, l'acceso ad alcune aree interessate dalle intemperie era consentito soltanto a persone autorizzate su base di relativi documenti.
Tra le zone più colpite dalle alluvioni, lo ricordiamo, quelle di Črna na Koroškem, Mežica, Solčava, Luč, Mozirje e le località nei pressi di Ljubno presso il Savinja.
Šestan ha spiegato di aver emesso il decreto perché la situazione sul terreno era pericolosa; inoltre, nelle operazioni di risanamento sono stati usati anche macchinari pesati. Polizia, Vigili del fuoco e Protezione civile, per questo motivo, mentre il decreto era in vigore, hanno predisposto dei posti di blocco prima di entrare nelle aree interessate. L'accesso alle zone alluvionate era vietato alle persone non autorizzate e ai visitatori causali. Ai volontari, giunti sul posto per aiutare la popolazione colpita dal maltempo, l'ingresso era consentito sulla base di un documento che era possibile ottenere soltanto in accordo con la comunità locale o le organizzazioni umanitarie competenti.