Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.
Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.

La legge introduce una regolamentazione permanente che consente la presentazione delle domande presso qualsiasi unità amministrativa, contribuendo a ridurre il carico di lavoro e a velocizzare la risoluzione dei casi. Secondo il Ministero per la Pubblica Amministrazione, queste misure porteranno a una riduzione significativa dei tempi di attesa, passando da mesi a settimane, a seconda della complessità delle domande. Dopo l'ottenimento del permesso temporaneo, gli stranieri potranno lavorare e soggiornare in Slovenia, mentre il procedimento amministrativo continuerà fino alla decisione finale. I meccanismi di controllo e sicurezza previsti da altre leggi rimangono intatti e non sono influenzati dalla nuova normativa. La legge non si applica agli stranieri provenienti da paesi che richiedono un visto, come India e Pakistan. L'obiettivo principale è accelerare le procedure e alleggerire il personale delle unità amministrative, migliorando l'efficienza e riducendo i danni economici causati dagli arretrati. Le nuove disposizioni si applicano a tutte le domande presentate entro e non oltre il 30 settembre. Per le domande già presentate al momento dell'entrata in vigore della legge, sarà rilasciato un certificato che attesta la presentazione della domanda, permettendo così il soggiorno in Slovenia. Le unità amministrative rilasceranno tale certificato d'ufficio anche per le domande future. Lo straniero può essere assunto basandosi su questo attestato e sull'autorizzazione dell'ufficio per il permesso unico di soggiorno e lavoro. La legge è entrata in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e prevede che la parte relativa alla registrazione della residenza entrerà in vigore tra tre mesi.