In Slovenia presto i test del tampone per il nuovo coronavirus saranno limitati e vi saranno sottoposte soprattutto persone che potrebbero avere un decorso più grave della malattia. Lo ha annunciato a TV Slovenia Bojana Beović, a capo del gruppo consultivo per il Covid-19. Nel contempo si sta valutando anche la possibilità di eseguire test antigenici per alcuni gruppi di persone meno a rischio, che sono però meno affidabili rispetto ai test del tampone.
Da primavera, quando in Slovenia sono stati presi i primi provvedimenti anti-coronavirus, gli epidemiologi sono stati incaricati di sottoporre al test del tampone chiunque avesse un'infezione respiratoria o sintomi simili a quelli dell'infezione da coronavirus, al momento però il numero di test effettuati supera la capacità dei laboratori del Paese. Beović afferma di non essere sicura che questo metodo di effettuare i test del tampone abbia ancora un senso. Oltre alle persone che potrebbero avere un decorso più grave della malattia, verranno comunque sottoposti al test del tampone anche i dipendenti delle case di riposo e degli ospedali, coloro che svolgendo il proprio lavoro hanno molti contatti con altre persone e individui che convivono con persone che appartengono a gruppi a rischio.
Il protocollo sarebbe quindi simile a quello di fine marzo. Beović ha sottolineato ancora che i test sono un buono strumento per monitorare l'epidemia.
Intanto, secondo quanto riporta il portale Regional Obala, la direttrice della casa di riposo di Isola, Romina Zajc, è stata contagiata dal coronavirus. Lo ha confermato la stessa Zajc, precisando di non essere entrata in contatto con gli ospiti della casa di riposo, ma soltanto con i membri dell'amministrazione che sono già in autoisolamento e presto verranno sottoposti al test del tampone. Secondo la direttrice, "per il momento non sono stati segnalati contagi tra gli anziani ospiti della casa di riposo, i test del tampone vengono effettuati regolarmente e il loro stato di salute viene monitorato".
E. P.