Io mi reputo slovena e mi auguro che la gente lo comprenda, è quanto ha spesso ribadito Angelika Mlinar già candidata a deputata del Parlamento Europeo alle ultime elezioni europee e a più riprese proposta dalla leader del Sab, Alenka Bratušek quale futuro Ministro per la coesione da lei guidato. La Bratušek, attualmente Ministro per le infrastrutture ha assunto la guida ad interim dell'Ufficio governativo per lo sviluppo e la politica di coesione europea a seguito delle dimissioni di Iztok Purič. La decisone di candidare la Mlinar sarebbe già a conoscenza del premier Marjan Šarec; lo ha detto la Bratušek. Dal gabinetto del premier si sono limitati a dire che Šarec si fida della valutazione effettuata dalla Bratušek. Nonostante la Mlinar non sia membro del partito ritengo che grazie alle sue competenze a livello europeo potrebbe fare molto per la Slovenia, sostiene sempre la Bratušek. Il Partito Democratico, Sds si dice invece scettico e sostiene che si dovrebbe puntare su un candidato con pluriennali esperienze legate ai bandi europei. L’SMC e l’NSi per il momento non si sono espresse, mentre Golubović del partito del premier la reputa un’ottima candidata. Appartenente alla minoranza slovena in Carinzia, la Mlinar, prima parlamentare slovena a Vienna, non è cittadina slovena ma dice di aver giurato in sloveno e di sentirsi tale. Mi ritengo slovena spiega la Mlinar rispondendo alle osservazioni mosse da certi partiti. La doppia cittadinanza non è possibile in tutti i paesi Ue, sottolinea la candidata del partito Alenka Bratušek alla guida del Ministero per le infrastrutture. Mi reputo una appartenente della minoranza slovena e non sono mai stata nazionalista spiega inoltre la Mlinar.
Dionizij Botter