Nataša Pirc Musar ha detto che “a contare sono i valori”, elencando quattro punti legati al futuro, l’ottenimento dell’unitarietà politica sui progetti a lungo termine, quali la sanità e la riforma previdenziale, ma anche alla sicurezza alimentare ed energetica. Logar ha invece puntato sulla volontà di essere il presidente di tutti e in grado di ascoltare tutti; il presidente della Repubblica si occupa di problematiche strategiche e non di temi di politica quotidiana, ha detto Logar. A proposito Logar ha evidenziato la sua 23ennale esperienza politica e internazionale. Sul tema dell’indipendenza partitica o meno dei due sfidanti, il clima si è acceso dopo che la Pirc Musar ha evidenziato il ruolo di Logar nel Partito Democratico, questo, secondo la Pirc Musar avrebbe “diviso il popolo sloveno”. Accuse che Logar ha respinto dicendo che saranno gli elettori a decidere, soprattutto in base alle esperienze che ha accumulato in veste di Ministro degli esteri. Logar ha poi a più riprese respinto le accuse mosse di essersi avvicinato al gruppo di Visegrad “la Slovenia ha consolidato le alleanze centro europee, mediterranee e ha consolidato la partnership strategica con la Francia, Germania e Italia” ha ribadito Logar. Sull’attuale conflitto russo ucraino Logar ha detto che “Stiamo affrontando tempi davvero difficili, ci sono molte sfide davanti a noi, in cui i legami internazionali della Slovenia e il collegamento con l'ambiente internazionale saranno cruciali. Quando la Russia ha attaccato l'Ucraina, il mio primo pensiero è stato che si presenterà un problema con il gas, di conseguenza il mio primo viaggio internazionale è stato in Algeria, dove abbiamo incontrato il ministro degli Esteri, il presidente, dove abbiamo convenuto che il 40 per cento delle forniture di gas sarebbe stato anche con la Slovenia. “E’ un periodo per niente semplice, non solamente per la Slovenia, ma per il mondo intero il conflitto russo ucraino ha messo in luce tutte le sue conseguenze anche sul continente Africano, dove numerosi paesi stanno soffrendo la fame”. Buona la valutazione sull’operato del governo da parte della candidata Pirc Musar, la quale ha però detto che la reazione è stata lenta con gli aiuti all’economia, su questo punto Logar si è trovato completamente d’accordo. Contrapposte le reazioni alle affermazioni del premier Golob immediatamente dopo all'esito del primo turno delle presidenziali vinte da Logar il quale ha affermato che “non permetteranno mai che a trionfare sarà un candidato del SDS che porterà il paese a tempi bui” e quelle di Janša il quale ha detto che si confronteranno i valori dell’indipendenza slovena e quelli dei paradisi fiscali; la Pirc Musar commentando come aggressive le parole del premier si è detta preoccupata dalle affermazioni di Janša piene di cinismo, odio e rabbia. Logar si è invece distanziato dalle affermazioni di entrambi dicendo che “l’intolleranza nella società slovena è equamente suddivisa tra i due poli politici”.
Dionizij Botter