Le polizie di frontiera si dicono pronte all'ingresso della Croazia nell'area Schengen il primo gennaio 2023. Si stavano preparando da tempo a questo importante e storico evento. La maggior parte degli agenti, sia sloveni sia croati, verrà riassegnata ad altre mansioni nelle stazioni di polizia. Alcuni poliziotti andranno in pensione, ha detto il direttore della Direzione di polizia di Capodistria Igor Jadrič, alcuni verranno trasferiti alla direzione di polizia di Nova Gorica o Kranj, altri hanno espresso il desiderio di lavorare alla stazione capodistriana. Alla direzione di polizia di Capodistria operavano finora alla frontiera circa 150 agenti, circa 190 quelli croati nelle regioni Istria e Litoraneo-montana.
Le strutture utilizzate per le operazioni di controllo non verranno smantellate, ha dichiarato il capo della direzione della polizia istriana Alen Klabot, potranno tornare utili in caso di controlli eccezionali o chiusure temporanee come successo nel periodo della pandemia da covid. Nonostante la caduta dei confini i poliziotti intendono portare avanti, seppur in forma differente, i tradizionali incontri, un'occasione anche per uno scambio di esperienze e di buone pratiche. All'incontro era presente anche Fabio Steffè veterano della polizia slovena ed ex ispettore di polizia per gli affari di frontiera che cinque decenni fa promosse gli incontri delle polizia di fontiera tra Slovenia e Italia, poi passati ai valichi sloveno croati. Steffè ha ricordato che il primo albero di Natale venne installato proprio al valico di confine di Scoffie. (ld)