MMC RTV SLO Foto:
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La confederazione dei sindacati sloveni ha comunicato al ministero della funzione pubblica che lo sciopero, previsto per l'11 aprile, è stato cancellato. Lo ha annunciato il presidente della confederazione, Gvido Novak, che rappresenta nel contenpo il sindacato attivo all'interno delle Forze Armate. La decisione era stata anticipata alcune settimane fa, subito l'annuncio delle dimissioni del premier Miro Cerar. In quella occasione la confederazione sindacale aveva giudicato improbabile la firma di un accordo con un governo senza pieni poteri.
Già la settimana scorsa era stato il sindacato Istruzione, guidato da Branimir Štrukelj, ad annunciare la tregua sociale, con il rinvio a tempo indeterminato di ogni attività per organizzare nuovi scioperi. L'ultimo era stato indetto il 14 marzo, il prossimo era previsto per il 17 aprile. Il sindacato ha invece trasmesso la scorsa settimana a tutte le forze politiche, una nota in cui chiede di esprimersi e prendere posizione in merito alle richieste contenute nelle rivendicazioni all'origine degli scioperi. "Vogliamo che diventino oggetto di dibattito durante la campagna preelettorale", ha detto Štrukelj, "per evidenziare i problemi esistenti nei comparti istruzione ed educazione". Ancora nessuna decisione invece del coordinamento dei comitati di sciopero operanti all'interno dei sindacati del pubblico impiego, guidati da Jakob Počivavšek. Dopo aver proposto al governo il proseguimento del negoziato, almeno fino al punto di armonizzare le rispettive posizioni, lasciando poi al futuro governo il compito di firmare l'accordo, non è stato escluso qualche nuovo sciopero nel pubblico impiego prima dell'appuntamento con le urne per le parlamentari.