Dalla mezzanotte stop in Slovenia anche al traffico aereo, misura in vigore già da ieri per pullman e treni, l'unica eccezione riguarda i taxi. Orari di apertura ridotti per i centri commerciali e per le banche. Stop anche ai collaudi tecnici per i motoveicoli e alle registrazioni delle vetture. Aperti invece i negozi alimentari, macellerie e panifici.
Gli agricoltori possono continuare nella vendita dei loro prodotti, non vale però per i mercati, i cosiddetti take away e drive in. Operativi invece i meccanici e i carro attrezzi necessari per il soccorso stradale, mentre non lo sono i gommisti.
La validità dei permessi di circolazione per i motoveicoli, le assicurazioni e i certificati ADR per il trasporto di merce pericolosa, giunti a scadenza nel periodo di epidemia da coronavoirus viene prolungata fino al 16 maggio; lo comunica il ministero dell'infrastruttura. I documenti avranno quindi una validità superiore di un mese rispetto a quanto dovrebbe durare il periodo di divieto dei collaudi tecnici e delle procedure di registrazione dei motoveicoli. Sono queste le misure principali in vigore attualmente in Slovenia. Intanto l’ordine dei farmacisti ha lanciato un invito al Ministero della Sanità affinché le farmacie del paese vengano rifornite della strumentazione protettiva, specialmente mascherine, per poter esercitare l’attività in massima sicurezza. I dati sono allarmanti, spiegano, per quanto riguarda il numero di contagiati tra il personale farmaceutico. E intanto sono circa 90 i cittadini sloveni nel mondo i quali hanno richiesto assistenza consolare per il rimpatrio. Come ha spiegato Andrej Štern dell’Ufficio del Ministero degli esteri si starebbero organizzando dei voli d’evacuazione speciali.
Si è riunito intanto in versione allargata il consiglio per la sicurezza nazionale. Come spiegato dal premier Janez Janša, sono stati invitati anche il presidente della repubblica Borut Pahor, i presidenti di Camera e Consiglio di Stato, i leader dei partiti di opposizione e i deputati ai seggi specifici.
Da segnalare ancora che ieri la Croazia ha esteso l'obbligo di quarantena di 14 giorni per quanti provengono da paesi o aree di crisi anche alla Dolenjska-Bassa Carniola, finora il provvedimento valeva per la provincia di Metlika.
Dionizij Botter