Foto: BoBo
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Spunto per affrontare il primo tema le dimostrazioni di protesta a Lubiana contro la politica dell'odio e la discriminazione dei diversi siano essi migranti, minoranze oppure comunità Lgbt. Per i partiti di centro desta si è trattato di proteste strumentalizzate, organizzate per screditare una parte politica in vista del voto. Che nella società slovena si noti una crescente intolleranza e l'uso di un liguaggio d'odio è un dato di fatto hanno rilevato tra gli altri Miro Cerar, leader del Partito del centro moderno, Dejan Židan dei Socialdemocratici come pure Luka Mesec della Sinistra. "Siamo scesi in campo anche per contrastare questi fenomeni e riportare ad un livello civile e rispettabile la cultura della politica" ha rilevato Marjan Šarec dell'omonima lista. Karl Erjavec del Desus dice di temere questo crescente atteggiamento di ostilità nei confronti di minoranze e migranti - ancora una volta profughi e migranti risultano essere tema centrale della campagna elettorale delle forze di destra a partire dal Partito nazionale di Jelinčič, il Partito popolare, la lista Andrej Čuš o il movimento Slovenia unita di Šiško. Alenka Bratušek leader dell'omonima lista e unica donna a capo di un partito presente in studio ha rilevato che la società slovena è discriminante nei confornti delle donne, di essere lei stessa stata vittima di tali atteggiamenti in parlamento. Janez Janša del Partito democratico sloveno, forte dei sondaggi che lo danno vincente a queste politiche non si è lasciato coinvolgere troppo dalla discussione e dagli attacchi a lui rivolti soprattutto da Cerar a cui ha imputato la colpa di avergli ingiustamente revocato il mandato parlamentare a causa del caso Patria.
Tutti concordi nulla necessità di approvare quanto prima una legge sull'assistenza anziani. La società slovena sta invecchiando, il 19 percento della popolazione supera 65 anni di età, c'è sempre più bisogno di strutture adeguate e di accorciare i lunghi tempi di attesa per le case di riposo - sono in attesa di un posto oltre 7 mila 700 anziani e sono più di 100 mila le persone che hanno bisogna di assistenza a domicilio. I partiti extraparlamentari si sono lamentati a più riprese di avere poco spazio sui mezzi di informazione, di essere vittime di una discriminazione politica, di portare avanti una campagna con mezzi minimi e spesso grazie al contributi dei donatori e volontari. Janša che ha definito l'SDS la forza più vincente della Slovenia indipendente, ha ribadito che più dei finanziamenti stranieri ai partiti va temuto il capitale dei cosiddeti tycoon. Šarec in chiusura ha smentito le illazioni che lo vorrebbero già in coalizione con Janša per formare il nuovo governo dopo il 3 giugno.