Il Ministro delle Finanze, Klemen Boštjančič, capo negoziatore per le trattative con tutti i sindacati sulla riforma del sistema salariale nel pubblico impiego; il Ministro della Pubblica amministrazione, Franc Props guiderà quelle con il comparto Sanità e assistenza sociale. Il governo, ha spiegato Boštjančič, vuole che i negoziati proseguano immediatamente, sia a livello di intero settore pubblico che con i singoli comparti; il confronto, ha aggiunto, non riguarderà soltanto questioni salariali, si farà in modo che nessun comparto venga anteposto ad un altro, ha spiegato ancora il Capo dicastero Finanze. Non verranno cercate soluzioni parziali, ma concordato tutto insieme e in modo trasparente, il che è particolarmente importante in questo momento, quando ci si trova di fronte alle rivendicazioni dei singoli sindacati.
Boštjančič ha messo le mani avanti dicendo che l'obiettivo è di arrivare ad una soluzione di compromesso, con la consapevolezza che il quadro finanziario pubblico non è illimitato. Allo stesso tempo, si vuole andare oltre la percezione che si stia negoziando esclusivamente a beneficio di qualcuno, per arrivare ad un accordo serve la volontà di entrambe le parti. La Ministra della Salute, Valentina Prevolnik Rupel ha invitato il sindacato Fides a congelare lo sciopero di medici e dentisti, affermando che governo e rappresentanti sindacali si confrontano quasi quotidianamente dall'inizio dell'agitazione. Interrogata sul motivo per cui non partecipa ai negoziati in qualità di Ministro della Salute, ha risposto che il gruppo negoziale del governo sarà d'ora in poi guidato dal titolare del dicastero per la Pubblica Amministrazione, quindi lei, non avendo alcun mandato non è presente alle trattative. Non è di questo parere il sindacato Fides che, invece, si aspetta un coinvolgimento diretto di Prevolnik Rupel nel negoziato. Il fatto che la ministra non partecipi personalmente viene interpretato come una forma di indifferenza nei confronti dei problemi del sistema sanitario pubblico che, come rileva il sindacato Fides, fino a poco tempo fa veniva considerato dal governo come la principale priorità del proprio mandato.
Delio Dessardo