
L'alfabetizzazione mediatica non è mai stata così importante come lo è oggi, perché consente ai cittadini di tutte le età di navigare nell'ambiente delle notizie moderne e prendere decisioni informate. Secondo Sonja Merljak Zdovc, fondatrice e caporedattrice di Časoris, si tratta di un'abilità cruciale per tutti i cittadini, indipendentemente dall'età, in quanto ne aumenta la consapevolezza creando i cosiddetti anticorpi democratici. Aiuta anche a contrastare gli effetti delle campagne di disinformazione e della diffusione di notizie false attraverso i media digitali. Come hanno ribadito gli esperti sloveni e internazionali nel panel che ha introdotto l’evento, un elevato livello di alfabetizzazione mediatica è un fattore chiave per consentire ai cittadini di prendere decisioni informate nell'era digitale. Perché scelte vengono compiute ogni giorno, non solo in occasione di elezioni, dove pure è stato citato il caso della Romania e dell’influenza di un nuovo media come Tik Tok. L'alfabetizzazione mediatica è quindi un prerequisito per una democrazia vibrante e moderna, anche perché aiuta a superare i preconcetti e a plasmare invece un’opinione informata dopo aver acquisito consapevolezza dei fatti. La mancanza del pensiero critico è un male per la società moderna, che Merljak Zdovc spiega così: “come cittadini consapevoli è importante sapere dove poter trovare informazioni affidabili. Per vivere in maniera sana in una comunità riteniamo che sia nostro dovere sapere se potersi fidare o meno di un organo di informazione, e per farlo devo avere gli strumenti necessari per poter decodificare le fake news. E questo è fondamentale per una democrazia. Noi lavoriamo affinché i cittadini siano in grado di riconoscere i media e le informazioni cui fare affidamento. Con l’intelligenza artificiale adesso è diventato tutto più sofisticato, più difficile, e noi siamo qui per fornire ai cittadini gli strumenti necessari“.
Valerio Fabbri

