
Il Ministro per il Futuro Solidale, Simon Maljevac, ha ribadito la necessità di garantire un sistema di finanziamento strutturato per l'assistenza a lungo termine. Una risposta chiara agli appelli dell'Associazione dei datori di lavoro, che chiede un rinvio nella riscossione del contributo destinato al settore. Il Ministro al contempo ha escluso eventuali criticità nell'attivazione dei punti di accesso al servizio, che, secondo lui, procederà senza ostacoli.
Maljevac ha sottolineato che l'approvazione della legge sull'assistenza a lungo termine è essenziale per l'accesso ai fondi europei del Piano di Ripresa e Resilienza, garantendo le risorse necessarie per la sua attuazione. A partire dal 1° luglio, lavoratori, datori di lavoro e pensionati inizieranno a versare un contributo per finanziare il sistema: l'1% del salario lordo per lavoratori e datori di lavoro, e l'1% della pensione netta per i pensionati. L'assistenza a lungo termine sarà inoltre supportata dal governo, che ha previsto risorse adeguate alla realizzazione del sistema. Gli ospiti delle case di riposo dovranno contribuire solo per l'alloggio e i pasti, con costi inferiori alla pensione minima, mentre le rette varieranno in base alla struttura. Gli attuali residenti delle case di riposo saranno automaticamente integrati nel nuovo sistema, con una riduzione della bolletta di dicembre proporzionale al contributo versato.
Dal 1° luglio partirà anche il servizio di assistenza domiciliare a lungo termine, con oltre l'80% dei comuni che ha già completato o è quasi pronto nella selezione degli operatori. La riforma permetterà, inoltre, ai pensionati di diventare assistenti familiari con una retribuzione superiore al salario minimo. Attualmente, il sistema conta circa 1.400 nuovi utenti di assistenza familiare, equivalenti a 14 piccole case di riposo.
Da inizio anno sono operativi tutti i 16 punti di accesso, con un potenziamento del personale previsto entro giugno. Il Ministro ha risposto alle critiche riguardo ai salari, spiegando che i direttori possono procedere con aumenti secondo le normative previste. Per quest'anno è prevista una raccolta di fondi pari a 250 milioni di euro, che saliranno a 650 milioni nel prossimo anno. A partire dalla metà di maggio sarà attivato un call center (numero verde 114) per fornire informazioni sul sistema e sul contributo.
Corrado Cimador