Il meccanismo prevede lo stanziamento di 312 miliardi e mezzo di euro di sussidi e 360 miliardi di euro di prestiti agevolati, ovvero la stragrande maggioranza dei 750 miliardi previsti dal Recovery Fund. Per la Slovenia sono previsti 5,2 miliardi di euro, di questi 1,6 miliardi a fondo perduto. Finora la bozza non era visionabile e per questo motivo il governo è stato oggetto di critiche.
Mercato del lavoro, riforma sanitaria, tutela sociale, transizione ecologica, digitalizzazione, scienza e sapere, aiuto a imprese, turismo e cultura sono tra i punti cardine della bozza sulla quale il governo pone l'attenzione. Pianifica una riforma del sistema sanitario, in modo da ottimizzare i servizi primari e la ricerca in campo epidemiologico, per fronteggiare in maniera efficace le emergenze. Valore complessivo 400 milioni di euro, oltre la metà sottoforma di sussidi. Per la tutela sociale previsti interventi mirati per quasi cento milioni di euro, anche in questo caso a fondo perduto. Sostegno alle imprese, creando un clima favorevole attraverso incentivi agli investimenti, soprattutto nelle aree meno progredite. Qui la Slovenia conta di ottenere circa 850 milioni di euro tramite crediti agevolati e ulteriori 188 milioni a fondo perduto. La fetta più grossa per la transizione ecologica, la priorità dichiarata della commissione europea. Fonti energetiche rinnovabili, con un utilizzo razionale ed efficace, poi mobilità permanente con incentivi al trasporto pubblico, carburanti alternativi, investimenti per una infrastruttura viaria sostenibile, in particolare su rotaia. Previsti quasi 712 milioni di euro a fondo perduto, 1,5 miliardi di crediti agevolati. Digitalizzazione per rivoluzionare il mercato del lavoro, introducendo tecnologie capaci di rendere i processi aziendali più fluidi, efficienti e veloci, ma anche in campo sanitario, sociale, culturale e della giustizia. Il governo punta su investimenti per oltre mezzo miliardo di euro. Turismo: prioritario alleviare le conseguenze economiche e sociali della crisi, essendo proprio l'industria del turismo tra le più colpite dall'emergenza Covid. Qui la Slovenia dovrebbe poter contare su 140 milioni di euro a fondo perduto e 200 come crediti agevolati. Il meccanismo europeo prevede che il 37 percento dei fondi erogati sia destinato a provvedimenti per realizzare l'obiettivo di una Europa verde, il 20 percento invece per la digitalizzazione. Il piano è stato discusso dal Comitato parlamentare per gli affari europei. Il Ministro per lo sviluppo e per la politica di coesione europea, Zvonko Černač ha più volte respinto le critiche secondo le quali la bozza sarebbe stata tenuta segreta, assicurando che nella messa a punto sono stati coinvolti molti soggetti, dalle associazioni economiche ai partner sociali. Il piano deve arrivare a Bruxelles entro la fine di aprile, la commissione europea avrà poi due mesi di tempo per una valutazione.
Delio Dessardo