"Una professionale e scrupolosa privatizzazione della Nova Ljubljanska Banka". Questa la valutazione della commissaria europea alla concorrenza, Margrethe Vestager, di come sta procedendo la vendita del principale istituto di credito della Slovenia. Ricorderemo che lo scorso autunno la holding statale che gestisce il processo e' riuscita a piazzare il 65 per cento delle azioni, il restante 10 per cento meno una azione dovrà venir venduto attraverso la Borsa entro la fine del 2019, ciò dovrebbe comunque avvenire già a metà anno. Erano queste le condizioni concordate con la commissione europea, dopo lunghe trattative e armonizzazioni dovute ai rinvii della vendita, obbligatoria dopo che nel 2013 Bruxelles aveva concesso il nullaosta agli aiuti statali per il salvataggio della NLB. Ora si sta negoziando per ottenere la revoca delle ultime limitazioni alla banca, che pesano sulla sua gestione, determinando conseguenze finanziarie anche per i nuovi proprietari. Tra i nuovi azionisti, ha ricordato il Ministro delle Finanze, Andrej Bertoncelj, figura anche la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Si è parlato pure della vendita della ABanka, operazione che si dovrà concludere entro il prossimo giugno; al momento non registra intoppi, è stato rilevato, nonostante le riserve di alcuni circoli politici sloveni, che avrebbero preferito toglierla dalla lista degli impegni assunti a suo tempo dalla Slovenia proprio durante il maxisalvataggio del sistema bancario nazionale. Le condizioni di salute della ABanka, ha evidenziato la commissaria, sono nettamente migliori rispetto a qualche anno fa, proprio grazie alla sua inclusione nel piano di sanamento.
Delio Dessardo