A causa del risultato schiacciante del voto, la commissione elettorale nazionale ha deciso di ridurre la scadenza per la proclamazione dell'esito dei Referendum, accorciando i tempi della dichiarazione dei risultati. Il quorum sarebbe, infatti, tale che un controllo sugli elettori deceduti dalla data di compilazione delle liste elettorali fino al termine delle votazioni risulta inutile, poiché non cambierebbe lo stato delle cose.
Nonostante l’esito nettamente a favore di tutti e tre i referendum le leggi non potranno, però, ancora entrare in vigore a breve termine, poiché diverse procedure devono ancora essere espletate. Dopo l'accettazione da parte della Commissione della relazione sull'esito dei referendum e la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ci sarà un termine di tre giorni per eventuali ricorsi alla Corte Suprema, che nel caso ne riceva avrà un mese di tempo per esprimersi in modo definitivo, visto che la sua decisione non sarà impugnabile.
L'allungamento o meno dei tempi di approvazione delle leggi dipenderà, quindi, anche dal fatto se ci saranno o meno ricorsi e in caso affermativo se la Corte Suprema deciderà di esprimersi prima o dopo la pausa festiva. In questi anni solo una volta è stato presentato un ricorso, e la Commissioneha detto di ritenere improbabile questa eventualità, anche se magari qualcuno potrebbe contestare la scelta di anticipare la proclamazione.
Quando i verbali diventeranno definitivi, l'Assemblea Nazionale dovrà comunicare entro otto giorni la decisione referendaria mediante pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, e solo allora si aprirà la strada per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle leggi approvate, che poi di fatto entreranno in vigore.
Barbara Costamagna