L'ex candidato a commissario europeo per la Slovenia, Tomaž Vesel. Foto: BoBo
L'ex candidato a commissario europeo per la Slovenia, Tomaž Vesel. Foto: BoBo

Divergenze di opinioni sul funzionamento della futura composizione della Commissione europea, emerse da una conversazione tra Vesel e la presidente Ursula von der Leyen. E' questa la formula utilizzata dal gabinetto del premier per certificare quello che era nell'aria da diverse settimane, ovvero l'urgenza di trovare un profilo più credibile per rappresentare la Slovenia nella prossima commissione. Le ragioni sono diverse, e la necessità di bilanciare la parità di genere è solo un'àncora di salvataggio per arginare la caduta dell'ex presidente della Corte dei Conti, ora in cerca d'autore. Già ad aprile la sua candidatura calata dall'alto da Golob aveva sollevato qualche mugugno nella maggioranza, sui modi più che sulla persona. L'inesperienza politica ha fatto il resto, e accreditarsi nei circoli lubianesi non è bastato a Vesel per trovare il posizionamento giusto a Bruxelles.
Lunedì scorso Von der Leyen ha annunciato la creazione di un commissario specifico all'allargamento durante il suo intervento al Forum Strategico di Bled. In precedenza la presidente aveva avuto un bilaterale con Golob, incontro sul quale non è stata rilasciata alcuna dichiarazione. Si sono poi susseguite notizie secondo cui da Bruxelles sarebbe stato richiesto alla Slovenia, così come ad altri paesi, di indicare un nominativo femminile per riequilibrare la composizione di genere. La maggioranza ha provato a far quadrato intorno a Vesel, inclusa la ministra degli Esteri, Tanja Fajon, che a domanda precisa ha detto di essere concentrata sul ruolo della Slovenia al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Si dice che una settimana in politica sia un tempo lunghissimo, e lunedì prossimo il governo dovrà indicare un nome gradito anche a von der Leyen, che mercoledì scorso ha spiegato di volere un equilibrio geografico, politico e di genere oltre alla competenza da ricercare in ex ministri, alti diplomatici e funzionari dell'Unione europea. Nomi forti quindi e caratteristiche che Vesel non possedeva nemmeno quando è stato scelto.

Valerio Fabbri

Al centro la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, al Forum Strategico di Bled. Foto: BoBo
Al centro la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, al Forum Strategico di Bled. Foto: BoBo