La Fajon ha ringraziato la Croazia per l'aiuto offerto. "Siete stati i primi a intervenire e così si è evitata una catastrofe ancora maggiore", ha detto la capo diplomazia slovena riferendosi all'elicottero croato impegnato nel trasporto di blocchi di cemento impiegati per arginare la piena del fiume Mura. "L'arrivo di una ventina tra soldati ed esperti con le adeguate attrezzature per porre rimedio ai danni causati dal maltempo e tutta una serie di aiuti di altro tipo dimostrano grande solidarietà, ma anche la grande amicizia tra i due paesi e rispettive popolazioni", ha aggiunto la Fajon. "Sostegno sincero e doveroso tra due stati vicini e amici", ha risposto il Ministro degli Esteri croato che ha ricordato la vicinanza di Lubiana in seguito al terremoto di tre anni fa nella Regione di Sisak-Moslavina. Egli ha confermato la disponibilità di Zagabria a proseguire negli aiuti che vanno coordinati tra le due capitali. "L'azienda Autostrade croate, i Vigili del fuoco, le associazioni umanitarie, sono pronte a intervenire", ha detto Grlić Radman che ha offerto un ponte mobile lungo 40 metri. "Vediamo che molte strutture sono distrutte o inagibili e in questo momento è importante assicurare i collegamenti e garantire il passaggio tra la sponda slovena e croata", ha detto l'esponente di Zagabria, riferendo che contatti in questo senso sono già in corso tra i rispettivi Ministeri della Difesa. Ringraziamenti sono arrivati pure dal Ministro per la Coesione e lo Sviluppo Regionale Aleksander Jevšek che tra le altre cose ha affermato: "Noi che viviamo in questa parte della Slovenia spesso ricordiamo che il fiume Mura non divide ma unisce e la conferma arriva anche in questi momenti difficili". (lpa)
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