Dopo l’interruzione determinata dal lockdown, è rapidamente ripreso il confronto fra li rappresentanti della comunità italiana e la maggioranza di governo e oggi il deputato al seggio specifico Felice Žiža ha firmato l'accordo di coalizione con i presidenti dei partiti della coalizione Janez Janša, Zdravko Počivalšek, Matej Tonin e Aleksandra Pivec.
Si tratta di un traguardo importante per la comunità italiana in Slovenia, ricorda Žiža, sottolineando come i contenuti siano stati concordati con tutte le componenti della comunità italiana.

"È stato un percorso lungo a causa del Covid – spiega -: il nuovo governo si era insediato il 13 di marzo, e gli accordi erano già stati raggiunti, poi però durante i tre mesi di epidemia praticamente si era bloccato tutto. A fine maggio abbiamo iniziato a riparlarne, mettendo assieme tutte le parti e tutti i ministeri interessati. In 5-6 settimane siamo riusciti a completare questo accordo di coalizione che ho presentato martedì Can Costiera, alla presenza anche di tutti i presidenti delle Can comunali affinché dessero anche loro consenso sul programma e sulla collaborazione da parte della CNI in Slovenia con la maggioranza. Sappiamo che in Slovenia dall’indipendenza del ‘91 fino ad oggi, i due rappresentanti delle comunità nazionale italiana e ungherese hanno sempre collaborato durante la loro attività con tutti i governi. Noi andiamo a lavorare su principi deontologici che comprendono tutti i principi morali e che comportano una nostra neutralità politica. Dobbiamo rappresentare tutti i nostri connazionali che possono militare in tutti i vari partiti che esistono in Slovenia. Noi, come comunità nazionale, sia italiana sia ungherese, abbiamo quest’obbligo di rappresentare tutti e quindi di collaborare con tutti i governi per il bene della comunità nazionale italiana ma anche per il bene di tutti i cittadini della Slovenia: non andiamo a fare solo i nostri interessi ma dobbiamo fare gli interessi di tutta la comunità slovena, di tutti i cittadini della Repubblica di Slovenia”.
È soddisfatto dei contenuti?
È un ottimo accordo: anche i presidenti delle Can, il presidente Scheriani sono molto soddisfatti. Siamo entrati nel merito di tutte quelle che sono le nostre principali attività, necessità e bisogni portati avanti dalle nostre istituzioni, partendo dal mondo scolastico, dalle scuole dell'infanzia alle scuole elementari, medie e superiori, ma anceh a livello universitario. Ci siamo occupati del sistema informativo sia di Radio e Tv Capodistria sia della Voce del Popolo, e poi di altri aspetti come la toponomastica, la catalogazione del patrimonio artistico e culturale e così via. Abbiamo lavorato molto anche sui quadri e sul ricambio dei nostri professionisti. A Radio e Tv Capodistria negli ultimi anni si è perso il 17,6 per cento del personale giornalistico, già nel 2018, con il primo accordo avevamo detto che bisogna fermare questo depauperamento del personale giornalistico, ma anche tecnico. Già con il primo accordo siamo riusciti a portare a casa tre sostituzioni di tre giornalisti che dal 2018 in poi sono andati in quiescenza. Quest'anno due sono stati assunti a tempo indeterminato, il terzo lo sarà a giorni come ci eravamo​ prefissi”.
​“Nell'accordo ci sono altri tre posti per tre giornalisti che dovrebbero andare in pensione, uno è già andato nel mese di maggio, dovrebbe essere sostituito fino a dicembre dalla RTV di Slovenia, e col mese di gennaio dal bilancio dell'Ufficio governativo per le nazionalità della Repubblica di Slovenia. Altri due giornalisti nel 2021. Siamo riusciti anche a garantire due consulenti pedagogici presso l'Istituto scolastico per l'educazione e l'istruzione di Capodistria, realizzando i contenuti quello dell'articolo 21 della nuova legge specifica per i nostri enti scolastici sia e d’istruzione: questi due nuovi consulenti dovrebbero essere dedicati esclusivamente agli asili e alle scuole italiane di ogni ordine e grado fino al livello universitario, con tante competenze in più. Abbiamo garantito anche altri due posti uno di collaboratore professionale presso la Can Costiera è uno come giornalista alla Voce del Popolo per il Capodistriano, consentendo di aumentare con gennaio del 2021 le pagine di della Voce del Popolo per l’area capodistriana. Siamo veramente molto soddisfatti”.
Nell’accordo è poi prevista la modifica di due leggi essenziali: quella sulla RTV di Slovenia, che prevede che le norme giuridiche o costituzionali che tutelano, valorizzano e mantengono le due comunità nazionali in Slovenia vengano riportate negli articoli della legge; allo stesso tempo dovremo anche modificare lo statuto del Consiglio dei programmi della RTV Slovenia. Un'altra legge non meno importante è quella che realizza pienamente la normativa sulle università in lingua italiana e su i due corsi di laurea per educatori e per insegnanti di classe che si svolgono presso l'Università del Litorale, nella Facoltà di pedagogia: attualmente non c’è la possibilità d’inserire anche la Comunità nazionale italiana nel piano di finanziamento del governo per questi corsi di laurea, e quindi bisogna modificare la legge sulla università. Non era stato possibile nel 2018 e nel 2019, per vari problemi tecnici e politici, ma questa volta ci siamo messi d'accordo per modificare l'articolo. Sarebbe stato troppo complesso cambiare tutta la normativa, e quindi abbiamo concordato sulla necessità di far passare in Parlamento solo nell'articolo in questione, e anche questo è un ottimo risultato”.
In generale l’accordo è diviso in due parti, quella specifica, che verrà realizzata a breve termine, al massimo entro i primi mesi del 2022, su questo abbiamo definito tempi, responsabili e anche il piano finanziario necessario per realizzare gli otto punti. Poi ne abbiamo altri 14 assieme parte ungherese con un piano di realizzazione a lungo termine: s’inizia adesso, o si continuano quelli già avviati precedentemente, per portarli avanti nel tempo. Fra questi ci sono i progetti europei, i progetti del fondo di sviluppo regionale, o anche lo sviluppo del Centro Italiano Carlo Combi di Capodistria con un aumento dei fondi e con il miglioramento dello sviluppo delle sue attività”.
Chiaramente è necessario che in governo regga fino alla fine del mandato, altrimenti tutto si blocca e bisogna ricominciare da capo. La speranza nostra, ma credo anche di tanti cittadini sloveni, è che la cosa possa andare avanti e che si possa lavorare bene, a favore di tutti, non solo della Comunità Italiana o della maggior parte dei cittadini, ma di tutti gli sloveni”.


Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO
Foto: Urad predsednika vlade
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