Uno scudetto inseguito e fortemente voluto dall'Inter, che il prossimo anno sul petto oltre al tricolore aggiungerà la seconda stella. I nerazzurri sono stati la compagine con il miglior attacco, la miglior difesa ed hanno espresso il capocannoniere, tutto ciò con ancora cinque gare da giocare prima che il campionato sia effettivamente chiuso.
Tanti gli elementi che hanno permesso all'Inter di dominare l'annata di serie A, a partire dall'allenatore Simone Inzaghi che è stato capace di gestire un torneo lungo e complesso, dimostrando abilità tattiche ed anche umane, che gli hanno permesso di creare coesione in spogliatoio, fattore decisivo anche per il futuro e per gli impegni che porterà la prossima stagione quando inevitabilmente tutti vorranno battere i campioni in carica.
Lo scudetto premia anche il lavoro svolto dalla società con il gruppo dirigente guidato da Marotta, Antonello, Zanetti ed Ausilio tanto che l'Inter di Zhang risulta per successi seconda solo a quella di Moratti.
Migliaia i tifosi che si sono riversati in Piazza Duomo per festeggiare, secondo i dati della Questura di Milano almeno 15mila, e per le strade i rituali colpi di clacson tra bandiere, cartelli, striscioni, fumogeni e fuochi d'artificio. La polizia locale non ha segnalato particolari criticità: in alcune vie e piazze, in zona largo Cairoli in centro, si sono segnalati dei rallentamenti per la massiccia presenza di auto in coda.
Tra chi festeggia questo traguardo non manca il già citato Massimo Moratti, il presidente più vincente della storia nerazzurra con i suoi 17 trofei fra cui 5 campionati e una Champions League, che, a chi precisa come i tricolori dell'Inter siano in realtà 19 e non 20 a causa dell'assegnazione a tavolino di quello del 2006, risponde: "Senza tutto quello che sappiamo saremmo già a quota 25. La prima stella è arrivata in un momento di grandi vittorie, alzare trofei era abbastanza un’abitudine, ma ci sono dei cicli e vincere dieci scudetti non è facile. Se poi non ci fosse stata la Juve ci saremmo arrivati prima".
Oltre alla Juve, l’ex presidente punzecchia anche i cugini rossoneri: "Vincere la seconda stella nel derby? È sempre una partita speciale. E il match dell’andata aveva insegnato che, se l’Inter gioca da Inter non c’è partita. È stata una gran bella cosa arrivare alla seconda stella prima di loro". Insomma, la seconda stella Moratti la sente un po' anche sua, avendo contribuito con 5 titoli italiani durante la propria gestione.
Davide Fifaco