
Nel giro di pochi mesi l'Italia è passata dalla soddisfazione di portare cinque squadre in Champions League, e più in generale otto squadre in Europa, a chiedersi come sia stato possibile un tale tracollo. L'eliminazione di Atalanta, Milan e Juventus dai playoff di Champions League rappresenta un duro colpo per il calcio italiano. Le aspettative erano alte, con le tre squadre considerate favorite nei rispettivi incontri contro Bruges, Feyenoord e PSV. Tuttavia, i risultati sul campo hanno raccontato una storia diversa, rivelando le difficoltà che il nostro calcio sta affrontando. Agli ottavi delle competizioni europee rimangono solo Inter, Lazio, Fiorentina e Roma, che ieri sera ha strappato il pass qualificazione grazie a una prestazione maiuscola della sua stella argentina, Paulo Dybala. Per il calcio italiano la situazione rimane preoccupante, se si considera che, nella stagione 2023-24, sembrava aver intrapreso un percorso di crescita. Come ha detto Fabio Capello in una video-rubrica de La Gazzetta dello Sport, le squadre italiane non riescono a reggere il confronto con le formazioni europee, che impongono ritmi di gioco molto più intensi. La capacità di affrontare le sfide europee non dipende solo dalla qualità dei giocatori, ma anche dalla preparazione e dalla mentalità con cui si affrontano le partite. Se il sistema calcio italiano si lecca le ferite, quello sloveno celebra la storica impresa dello Celje, che ha vinto a Nicosia contro l'Apoel dopo il pareggio dell'andata, e si regala così il sogno di un ottavo di finale in Conference League. L'Olimpija Ljubljana saluta invece la terza competizione europea nel modo peggiore, senza segnare alcun gol nei 180 minuti ai bosniaci del Borac di Banja Luka, che passano grazie al gol segnato all'andata. Da registrare solo gli scontri fra tifosi delle due squadre, separati da una rete che ha evitato il peggio e ritardato la fine della partita di circa un quarto d'ora. L'appuntamento per tutti è alle 12 con l'urna europea di Nyon, che decreterà gli accoppiamenti della fase a eliminazione diretta, che inizieranno fra due settimane.
Valerio Fabbri
