E' stata una serata splendida per la pallavolo slovena quella di ieri. La nazionale slovena sfodera infatti una prestazione maiuscola imponendosi contro la Russia per 3 set a 1, in modo del tutto meritato. Urnaut e compagni partono benissimo imponendosi nei primi due set, cedono il terzo, ma ripartono forte nel quarto, che si rivelerà decisivo.
"L'abbiamo vinta in attacco - analizza a caldo Alberto Giuliani - è strano a dirsi, ma abbiamo attaccato meglio dei russi, che sono attaccanti fantastici. Abbiamo variato molto i colpi senza perder mai la pazienza. Non dico mai che l'attacco fa vincere le partite, ma contro la Russia è andata proprio così. E poi c'era tutta la nazione a vederci credo - scherza il tecnico italiano - c'erano tanti giovani in tribuna: è molto bello per il nostro sport ed è importante per avere ricambi per il futuro. In ogni caso, più andiamo avanti, più si riducono le energie, più il contributo dei tifosi ci può aiutare" conclude Giuliani.
A completare il successo della serata, c'è stato un tifo caloroso e assordante di oltre 11.000 spettatori, che hanno trasformato Stožice in un'autentica bolgia, rendendo la serata magica per gli atleti in campo.
"Anche se abbiamo già riempito il palazzetto prima, non c'è mai stato un tifo come oggi - spiega Mitja Gasparini - sentivamo il calore, le grida, i cori, anche nel set perso: li sentivamo dentro, erano con noi, sapevamo che giocando bene, battendo forte, difendendo bene, con il muro, ce l'avremmo potuta fare. Infatti all'inizio del quarto set abbiamo spinto subito, siamo riusciti a prendere qualche punto di margine: li abbiamo lasciati lì, non potevano fare più niente. La Polonia? Una squadra fortissima - prosegue il pallavolista isolano -, sono campioni del mondo, li conosciamo bene, anche perché ci abbiamo giocato contro nelle qualificazioni olimpiche in Polonia. Lì abbiamo avuto le nostre chance: anche Giovedì le avremo, con un pubblico fantastico, spero che riusciamo a farcela. Daremo tutto per vincere e andare in finale. Siamo già stati in semifinale e finale: ovviamente vogliamo tornare in finale e vogliamo la medaglia d'oro. Con la Russia abbiamo vinto, siamo stra-felici: ora si festeggia un po' ma da domani si pensa alla Polonia. Secondo me - analizza l'opposto -c'è di nuovo euforia attorno alla pallavolo in Slovenia: ci siamo riusciti di nuovo, come quattro anni fa. Riempire questo palazzetto non è mai facile, poche squadre ci riescono: noi ce l'abbiamo fatta già tre volte e saranno 4 Giovedì, visto che credo sia già esaurito. Anche in televisione ci seguono tantissimi, son tutti con noi: proveremo a ripagare tutto questo con il nostro gioco dando tutto in campo" conclude Gasparini.
Al di là dell'aspetto tecnico, la squadra slovena è parsa convinta dei propri mezzi sin dalle prime battute, conscia che l'obiettivo semifinali era alla portata, come spiega anche Klemen Čebulj: "Noi siamo consapevoli che possiamo giocare contro tutti, se scendiamo in campo nel modo giusto. Contro la Russia abbiamo dimostrato che se giochiamo con la testa e con l'atteggiamento giusto possiamo giocarcela con chiunque. Arrivati a questo punto, non ci sono più squadre deboli: giocare contro i più forti in circolazione è una motivazione in più per andare avanti nell'Europeo e arrivare a Parigi a giocarci la finale".
Partite come questa, serate come questa, possono contribuire ad avvicinare i giovani alla pallavolo? Čebulj risponde così: "Sappiamo che in Slovenia siamo pochi, la popolazione è di soli due milioni, quindi è molto importante che i ragazzi e le ragazze inizino ad amare prima di tutto la palla, poi la pallavolo. Sappiamo che abbiamo tantissimi talenti in Slovenia, li vogliamo sfruttare al meglio possibile- conclude lo schiacciatore in forza al Trentino - quindi mi auguro che faremo innamorare questi ragazzi del nostro sport, facendoli venire nei palazzetti e giocare a pallavolo".
Antonio Saccone