Non sono poche le persone davanti al maxi-schermo allestito in Piazza del Congresso a Lubiana per assistere alla finale del campionato europeo di pallavolo maschile, tra Slovenia e Serbia. Mimetizzati in un mare di tifosi sloveni, ci sono anche alcuni ragazzi serbi, che si ritroveranno a sventolare le loro bandiere per celebrare una vittoria difficilmente preventivabile dopo il primo set, vinto con autorità dai ragazzi di Giuliani. La Serbia infatti riesce a invertire le sorti dell'incontro imponendosi nettamente nei tre set successivi, tornando a laurearsi campione d'Europa, a otto anni dall'ultimo titolo maschile, a poche settimane dopo il successo in ambito femminile.
Più che di un oro perso, per la Slovenia si tratta di un argento vinto: il percorso che porta la nazionale slovena alla finale di Parigi passa attraverso l'eliminazione della Russia, detentrice del titolo, e della Polonia, attuale campione del mondo. Per la Slovenia si tratta del secondo argento europeo, ancora una volta con un commissario tecnico italiano: quattro anni fa sulla panchina c'era Giani, quest'anno invece Giuliani.
Nel pomeriggio di domani gli sportivi sloveni si ritroveranno in Piazza del Congresso a Lubiana per celebrare sia la nazionale maschile di pallavolo che i ciclisti Roglič e Pogačar, classificatisi rispettivamente al primo e al terzo posto nell'ultima Vuelta di Spagna.
Antonio Saccone