Rodolfo Vanoli Foto: EPA
Rodolfo Vanoli Foto: EPA


Chi sono i favoriti e cosa faranno Slovenia, Italia e Croazia? Al mister Rodolfo Vanoli, vincitore di una coppa di Slovenia e di una supercoppa con il Koper e campione di Slovenia con l’Olimpija, piace la Francia, che ha dei talenti pazzeschi e che potrebbe mettere in campo probabilmente più di una nazionale. Lì è da anni che si opera per far crescere il movimento ed i frutti si vedono. Attenzione anche alla Germania che gioca in casa e che avrà dalla sua parte la tifoseria. L’augurio naturalmente è che l’Italia possa fare qualcosa di importante. Per Vanoli gli azzurri hanno un allenatore importante, ma naturalmente servono anche i calciatori. Purtroppo, ci sono “pochi giocatori italiani che giocano titolari nelle loro squadre in Serie A”. Adesso bisogna fare i conti anche con una serie di infortuni e “non ci sono rincalzi di quel livello”. Si dovrà vedere se Barella e Frattesi saranno in grado di recuperare. Ma quello che si paga è l’assenza di una vera e propria strategia da parte della Federazione, visto che “di chiacchiere se ne fanno tante, ma nei fatti fa ben poco” per risolvere il problema.
Intanto bisogna fare attenzione alla Croazia, “abituata a lottare sino in fondo”: dalla sua il carattere forte e giocatori di qualità. Proprio per questo può fare un bel percorso, come potrebbe farlo anche la Slovenia. Vanoli oramai la considera “la sua seconda patria”, per gli sloveni non sarà facile, ma “le qualità tecniche ci sono”. In Slovenia oramai da anni si sta lavorando per far crescere il calcio. I giocatori cercano una vetrina nel Maribor, nell’Olimpija nel Koper e nelle altre squadre, per accasarsi poi all’estero, dove ci sono guadagni e valori tecnici più alti. “Un buon segno per la nazionale, anche perché ha giocatori che conoscono i campionati stranieri e che hanno il ritmo partita, che è fondamentale”.

Stefano Lusa