Un Giro di Slovenia mai così avvincente e determinante in ottica Tour de France. Mentre gli altri pretendenti hanno scelto il i classici Delfinato o il Giro della Svizzera, il detentore della maglia gialla Tadej Pogačar, al rientro alle competizioni, ha optato per la corsa di casa per preparare al meglio la Grande Bouchle che parte il 26 giugno dalla Bretagna, ancor prima lo attende il campionato sloveno che si disputerà a Capodistria il 17 e 20 giugno.
Non vedo l'ora di correre il Giro di Slovenia e di vincerlo, ha dichiarato alla vigilia della partenza il 22enne di Komenda che sarà affiancato dai compagni della UAE Team Emirates tra cui l'italiano Diego Ulissi vincitore del Giro di Slovenia nel 2011 e 2019 e il polacco Rafal Majka che ha vinto sulle strade slovene nel 2017. Non ha nascosto le priorie ambizioni di vittoria un altro dei favoriti al via, lo sloveno Matej Mohorič della Bahrain Victorious reduce da una brutta caduta al Giro d'italia in cerca di riscatto davanti al pubblico di casa.
5 in tutto le tappe ovvero 803,7 chilometri per percorrere la Slovenia in lungo e in largo. Grande attesa per la tappa regina di sabato 12 giugno con partenza da Aidussina e arrivo sul Monte Santo con un'ascesa finale di 2,5 km al 13%. La carovana verde attraverserà anche Nova Gorica dopo l'entusiasmante esperienza del Giro d'Italia di neppure un mese fa.
Copertura televisiva garantita da RTV Slovenia e Eurosport, con un potenziale di 18 milioni di telespettatori, un'ottimo biglietto di visita per la promozione del paese a livello internazionale, ha detto Maja Pak, direttrice dell'organizzazione turistica slovena che ha ricordato che Tadej Pogačar è stato nominato ambasciatore del turismo sloveno nel mondo.
Assente Primož Roglič che ha deciso di preparare il Tour de France lontano dalle gare, allenandosi in altura, con i compagni della Jumbo Visma. (ld)