Franz Beckenbauer è deceduto domenica all'età di 78 anni, come annunciato dalla famiglia all'agenzia di stampa tedesca. La sua salute si era deteriorata, e la famiglia ha emesso una dichiarazione chiedendo rispetto e silenzio riguardo alla sua dipartita. Beckenbauer è stato capitano della Germania Ovest negli anni '70, poi allenatore della nazionale dal 1984 al 1990 e del Bayern Monaco negli anni ‘90, ritirandosi successivamente a causa di problemi di salute. Ha vinto la Coppa del Mondo del 1974 come giocatore e del 1990 come allenatore, un'impresa riuscita solo ad altri due nella storia del calcio. Partecipe della storica Italia-Germania a Messico ‘70, Beckenbauer è stato simbolo del calcio mondiale tra la fine degli anni ‘60 e la metà degli anni ‘70. Pallone d'Oro nel 1972 e nel 1976, è stato ritenuto uno dei difensori più forti al mondo, trasformandosi da centrocampista centrale a libero, guadagnandosi il soprannome di "Kaiser". Ex capitano della Germania Ovest negli anni ‘70, allenatore della Mannschaft dal 1984 al 1990 ed ex allenatore del Bayern Monaco negli anni ‘90, ha concluso la sua carriera di calciatore ai Cosmos nel 1983. Organizzatore del Mondiale in Germania nel 2006, è stato presidente del Bayern dal 1994 al 2009, poi presidente onorario e icona pubblicitaria.
Cresciuto modestamente a Monaco di Baviera, figlio di un dirigente delle poste tedesche, Beckenbauer riteneva che il successo dipendesse dalla fortuna ma sottolineava la necessità di duro lavoro. Negli ultimi anni, si era ritirato dalla vita pubblica, vivendo in Austria. Franz, sposato tre volte con cinque figli e otto nipoti, ha affrontato l'atroce perdita del figlio Stephan otto anni fa, morto a 46 anni a causa del cancro. Hans-Joachim Watzke, vicepresidente della Federcalcio tedesca, lo ha definito il più grande calciatore tedesco di tutti i tempi e una persona straordinaria.