"Dober dan!". Queste le parole con cui un rilassato Mauro German Camoranesi saluta i giornalisti accorsi a Sesana, prima di entrare allo stadio Rajko Štolfa, sede sia delle partite casalinghe del Tabor che della conferenza stampa di presentazione.
Giacca nera e camicia bianca, l'ex giocatore di Verona e Juventus davanti ai microfoni sembra soddisfatto, disteso e rilassato: "Sono molto felice di essere qui, ho tantissime motivazioni perché sarà la mia prima esperienza da allenatore in un campionato europeo. Ho inoltre la possibilità di parlare con il massimo rappresentante della squadra, lo sponsor, che ho conosciuto in Italia tramite l'agenzia per la quale lavoro, quella di Giovanni Galli: mi hanno descritto la realtà della squadra, che aveva vinto due campionati negli ultimi due anni, che c'era la possibilità di fare un bel lavoro e che che c'erano degli obiettivi molto chiari. Oltre alla chiarezza degli obiettivi, il poter lavorare vicino casa, il fatto di avere molti giovani, che la società vuol far crescere, sono stati elementi importanti in questa decisione. A me è sempre piaciuto lavorare con i giovani: secondo me qui si può creare un progetto importante".
Camoranesi, che ha deciso di vivere a Sesana, è il primo tesserato nel calcio sloveno con una Coppa del Mondo nel palmares. Quanto conosce il calcio sloveno? "In passato - risponde il neo-tecnico del Tabor - ho avuto la possibilità di vedere tante partite, mi sono soprattutto concentrato sui nostri giocatori per conoscerli. Vorrei creare una identità propria, cercando di essere una squadra che che propone, che va alla ricerca del risultato, non che aspetta e che subisce. Quello sloveno mi sembra un campionato molto bello perché ci sono tanti giovani, si sa che i giovani sono intraprendenti, hanno voglia di fare: ecco, questo è uno degli aspetti che mi è piaciuto di più. Inoltre, sono molto positivo e molto entusiasta anche per la possibilità di lavorare con molta gente giovane all'interno del club: credo che noi possiamo creare un'identità propria anche noi, con persone con la quale penso di avere un sacco di cose da condividere".
"La cosa più importante - chiosa Camoranesi - è che sono positivo e sono contento di essere al Tabor: questa, secondo me, è la prima cosa che bisogna trasmettere; io vivo così, con entusiasmo. L'obiettivo che abbiamo fissato sin dal primo incontro è di rimanere in Prima Lega: si tratta di una squadra giovane, che ha bisogno di rimanere in questa categoria".
Antonio Saccone