Il leggendario Torneo internazionale, si disputa, ormai da quasi 70 anni, quest'anno infatti sarà la 69-esima edizione. Un appuntamento all'insegna dell'adrenalina che gli atleti affrontano nell'ambito della Coppa del Mondo di salti ed ha pure un vincitore del Torneo, si svolge a cavallo delle feste invernali, tra i monti della Baviera e del Tirolo. Si inizia come tradizione in Germania a Oberstdorf il 28 e 29 dicembre, segue Garmisch-Partenkirchen il 31 dicembre e il primo gennaio, poi la carovana si sposta in Austria per le ultime due tappe, rispettivamente a Innsbruck il 3 e 4 gennaio e quindi a Bischofshofen per l'ultimo concorso il 5 e 6 gennaio. Si tratta di gare molto avvincenti che richiamano folle oceaniche ma quest'anno a causa del coronavirus si svolgeranno senza pubblico. Gli appassionati dovranno accontentarsi di seguirle in televisione e francamente non è la stessa cosa, in quanto le immagini televisive appiattiscono la prospettiva. Per tutti sarà un ritorno al passato, per qualcuno un oggetto troppo freddo e asettico, per altri un modo comunque efficace per restituire al grande pubblico una delle forme migliori di intrattenimento. Un po' come quando eravamo piccoli e l'unico modo per seguire le imprese degli uomini volanti era quello concesso dalla Tv, e assieme ai propri genitori, seduti sul divano, seguivamo le evoluzioni degli atleti. Ieri come oggi, nonostante l'evoluzione dei materiali, gli atleti si staccano dal trampolino a oltre 90 chilometri all'ora e finiscono per atterrare, sino ad oltre 130 metri. Di per sé è considerato l'evento sciistico più prestigioso dopo le Olimpiadi e i Mondiali lo conferma la stessa longevità della manifestazione nata nel 1952. All'evento partecipano atleti da tutto il mondo, il primato delle vittorie, 16 a testa è detenuto da Austria e Finlandia, seguono Germania con 11 e Norvegia con 10. La Slovenia ha trionfato due volte, nell'edizione 1996-97 con Primož Peterka e nel 2015-16 con Peter Prevc. Il saltatore più titolato è il finlandese Janne Ahonen con cinque affermazioni tra il 1999 e il 2008.

Corrado Cimador

Foto: EPA
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