Foto: Reuters
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La penultima giornata delle Olimpiadi di Parigi si è aperta con la gara di maratona, vinta dall'etiope Tamirat Tola con il primato olimpico di 2h06'27, davanti al belga Abdi Bashir secondo in 2h06'48, e al keniano Benson Kiputo terzo in 2h07'00.
venticinquesimo il migliore degli italiani, Yemaneberhan Crippa, 43esimo l'altro azzurro Eyob Faniel, 51esimo Daniel Meucci.

Tutti gli appassionati di sport sloveni oggi tifano per la campionessa di arrampicata Janja Garnbret che sta cercando di conquistare e confermare la medaglia d'oro vinta a Tokyo nel 2021. La venticinquenne carinziana, dopo aver dominato le qualificazioni negli scorsi giorni, oggi ha chiuso in testa la prova di boulder, davanti alla statunitense Brooke Raboutou, Terza l'australiana Oceania Mckenzie. SI attende la prova di lead. Vedremo se la Slovenia otterrà la terza medaglia.

Ricordiamo, inoltre, che domani la nazionale slovena maschile di pallamano proverà a conquistare il bronzo contro la Spagna. Tra le donne bronzo alla Danimarca che ha confitto la Svezia 30 a 25.

Intanto la sfortuna non ha smesso di accanirsi contro il campione uscente di salto in alto, l'azzurro Gianmarco Tamberi. Una colica renale lo aveva colpito prima delle qualificazioni condizionando non poco la sua prestazione. Oggi è prevista la finale ma durante la notte il portabandiera dell'Italia è stato nuovamente male. "È tutto finito" comincia così il post su Instagram con cui Tamberi rivela di avere avuto un'altra colica renale in nottata e di non avere superato il dolore. "Questa notte alle 5 mi sono svegliato a causa di quello stesso dolore lancinante di qualche giorno fa - scrive il campione-. Un’altra colica renale. Sono passate 5 ore e ancora il male non passa. Sono riuscito a battere il destino una volta dopo quell'infortunio nel 2016, questa volta purtroppo penso proprio che abbia vinto lui. Sono senza parole, mi dispiace davvero da morire".

Sembra dunque impossibile che Tamberi possa competere questa sera per una medaglia, sarebbe già un miracolo vederlo in pedana.

Davide Fifaco