I videogiochi sono una delle presenze più controverse e discusse all'interno del panorama sportivo. Tuttavia, in questo periodo di quarantena, sostanzialmente privo di competizioni, si assiste a una crescita esponenziale dell'attenzione dedicata a questo settore: ciascuno a casa propria, i gamer e i campioni dello sport si possono infatti sfidare. I gamer sono persone che giocano per diverse ore al giorno: di fatto si allenano, si preparano e possono arrivare a guadagnare tanto quanto gli altri sportivi professionisti.
Se lo scorso weekend la Formula 1 ha optato per un Gran Premio virtuale del Bahrein, domani tocca al Motogp partire con una gara virtuale sul circuito del Mugello: tra gli altri, si sfideranno i fratelli Marc e Alex Marquez su Honda, Bagnaia su Ducati, Vignales e Quartararo su Yamaha, Mir e Riins su Suzuki.
Nel frattempo prende forma anche il campionato elettronico di SerieA (la eSerieA). Le competizioni sono su due videogiochi: FIFA e Pro Evolution Soccer. In entrambi i casi ci sarà una fase a gruppi, poi i playoff, di seguito le finali. Partecipano quasi tutte le squadre della Serie A. Ciascun club può ingaggiare quattro gamer, due per piattaforma. Almeno due devono provenire dalle qualificazioni: si sono svolte nei mesi scorsi, hanno partecipato gamer non professionisti.
Essendo legati alla Lega quindi alla Federcalcio, e richiedendo la simultenea presenza negli studi di Infront, per il momento i campionati ufficiali non possono iniziare. Si stanno invece svolgendo alcune sessioni di amichevoli di FIFA: nel Gruppo A in testa c'è l'Atalanta mentre nel gruppo B primeggia l'Inter.
Antonio Saccone