Arriverà nelle prossime ore il parere del Comitato tecnico scientifico sul protocollo preparato dalla Federcalcio italiana per l'eventuale ripartenza del campionato di calcio di Serie A. Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha annunciato che la relazione preparata appunto dal Comitato tecnico scientifico della Protezione civile è alle battute finali. Spadafora ha spiegato che le Linee guida per gli allenamenti di tutti gli sport di squadra e per la riapertura degli impianti sportivi (palestre, piscine, circoli sportivi, centri di danza) sono pronte per essere valutate, in questo modo tutti i lavoratori del mondo dello sport potrebbero riprendere le loro attività.
Intanto il presidente del Lione, Jean-Michel Aulas, ha rivelato che la data prevista per la gara di ritorno degli ottavi di Champions League tra i francesi e la Juventus è confermata per il 7 agosto a Torino, a porte chiuse, tutto questo mentre il massimo campionato di calcio transalpino è già stato fermato, ragione per cui il Lione ha fatto ricorso.
Tornando all'Italia, tra le ipotesi ventilate nelle scorse settimane per far ripartire la Serie A, anche quella di scegliere dei centri sportivi, ad esempio quello di Coverciano, dove ospitare tutte le squadre con i rispettivi atleti in modo da limitare il più possibile i contatti con l'esterno e limitare le possibilità di contagio.
Una soluzione simile è allo studio anche oltreoceano, negli Stati Uniti, per far ripartire la stagione della NBA, il massimo campionato mondiale di pallacanestro. L'idea è quella di far disputare i playoff alle 16 squadre che avevano i migliori record prima della sospensione del campionato. Queste squadre verrebbero tutte portate in un unico ambiente che possa ospitare partite, allenamenti e staff al seguito. Le due opzioni che finora sono state maggiormente considerate sono quelle di Disney World ad Orlando, in Florida e soprattutto Las Vegas, situata nel deserto, i cui accessi sono quindi più facilmente controllabili oltre disporre di adeguate strutture, ovvero impianti da gioco e grandi alberghi, ora vuoti per il lockdown. Intanto le prime tre squadre sono tornate in campo per gli allenamenti, che il rigido protocollo NBA impone come workout molto specifici, rigorosamente individuali ai quali i giocatori che vogliono allenarsi devono attenersi.
Davide Fifaco