Foto: Reuters
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"Il piu forte di tutti" titola in prima pagina il quotidiano francese L'Equipe che sintetizza perfettamente il Tour de France di Tadej Pogačar, alla terza vittoria dopo quelle nel 2020 e 2021. Dominatore senza rivali, è stato il più forte, ha vinto in alta montagna, suo terreno preferito, si è imposto a cronometro, si è difeso sullo sterrato, ha controllato le fughe, in molti lo hanno definito il nuovo cannibale. Pogačar quest'anno, a differenza degli anni passati, aveva al suo fianco, una super UAE, dove molti dei suoi compagni avrebbero potuto lottare per la classifica generale (ci è riuscito il portoghese João Almedia quarto), a differenza della Visma del suo rivale Jonas Vingegaard che non è stato all'altezza degli ultimi due Tour de France conquistati. A prendersi la scena è stato il 25enne di Komenda che vive nel Principato di Monaco, le ultime due tappe le ha vinte praticamnete sulle strade di casa; in tutto sono state 6 che sommate alle 6 vinte quest'anno al Giro d'Italia lo portano a superare il primo e unico cannibale della storia del ciclismo Eddie Merx per numero di vittorie totali nei grandi giri nella stessa stagione e riesce così a realizzare la doppietta Giro Tour che mancava da Pantani 1998. Pogačar diventa così l'ottavo ciclista a vincere Giro e Tour nello stesso anno. Ma la lista dei record superati da Pogi con questa storica edizione della Grande Boucle, ricorderemo partita per la prima volta nella storia dall'Italia, da Firenze per la precisione, e non conclusasi a Parigi, è ancora lunga. Per esempio per numero di maglie gialle indossate o vittorie in giallo. Complessivamente Pogačar nei Tour disputati ha vinto 17 tappe. Chissà se riuscirà a battere il record stabilito proprio in questa edizione dal velocista Mark Cavendish arrivato a quota 35 e a 39 anni vicino ad appender la bici al chiodo.

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Sul podio con Pogačar ci sono saluti anche il danese Jonas Vingegaard, reduce del gravissimo infortunio patito in primavera) che a vinto una tappa battendo allo sprint proprio lo sloveno, e al bravissimo belga Remco Evenepoel al suo primo Tour e maglia bianca finale. Maglia a pois al combattivo Richard Carapaz dall'Ecuador e maglia verde a punti all eritreo Biniam Girmay, straordinario il Tour dell'africano, un vero e proprio eroe nel suo paese.
Adesso la partecipazione ad un criterium in olanda, mercoledì la festa con i tifosi a Lubiana e Komenda, poi i Giochi olimpici in vista dei Mondiali di Zurigo in Svizzera dove Tadej Pogačar tenterà una nuova impresa. (ld)