Il calciatore tedesco di origine turca Mesut Özil, ha annunciato che non giocherà più per la nazionale tedesca, di cui è una delle stelle indiscusse. Alla base della difficile decisione le critiche ricevute dopo una foto insieme al presidente turco Recep Tayyp Erdoğan.
Ancora un giorno difficile per il calcio tedesco, dopo la prematura uscita di scena della nazionale ai recenti mondiali in Russia. Ieri la stella Mesut Özil ha infatti scioccato il paese annunciando su Twitter l'intenzione di non giocare più per la "Mannshaft".
Özil, 29 anni, nipote di immigrati turchi, ha denunciato "razzismo e mancanza di rispetto" alla base della sofferta decisione. Tutto era cominciato lo scorso maggio, quando il centrocampista, attualmente in forza all'Arsenal, si era fatto fotografare insieme al presidente turco Recep Tayyp Erdoğan, attirandosi così in patria fortissime critiche.
Le foto sono state pubblicate dall'AKP, il partito di Erdoğan, nel mezzo della combattuta campagna elettorale, sfociata lo scorso giugno nell'ennesimo trionfo per il presidente turco.
Özil ha affermato che da parte sua non c'era alcuna intenzione di sostenere la linea politica di Erdoğan, che in questi anni, soprattutto dopo il fallito golpe dell'estate 2016, ha imposto alla Turchia un regime sempre più autocratico, ma di aver acconsentito alla foto in segno di rispetto "verso la carica istituzionale più alta del paese di origine della mia famiglia".
Il "gran rifiuto" di Özil ha sollevato in Germania, dove oggi vivono circa tre milioni di persone di origine turca, un vero e proprio vespaio. Da destra, Özil viene accusato di ingenuità e falso vittimismo, ma in molti, come il ministro della Giustizia, la socialdemocratica Katarina Barley, denunciano il crescere strisciante della xenofobia anche sul suolo tedesco.