Foto: EPA
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Le conseguenze della guerra in Ucraina stanno riguardando anche lo sport. La Uefa ha deciso ufficialmente di spostare la finale di Champions League di calcio, prevista per il 28 maggio da San Pietroburgo, allo Stade de France di Parigi. E' il terzo anno consecutivo che la sfida che assegna la coppa cambia sede. A causa della pandemia nel 20 e 21 venne disputata in Portogallo, a Porto prima e Lisbona dopo, entrambe le volte spostandola dalla sede originaria di Istanbul. Il Cremlino si è detto rammaricato per il cambio di sede, "un peccato che sia stata presa una simile decisione, San Pietroburgo avrebbe fornito le migliori condizioni possibili per ospitare questo evento calcistico, il commento di Mosca.

Il massimo organo calcistico europeo, presieduto dallo sloveno Aleksander Čeferin, ha inoltre annunciato che le partite casalinghe dei club russi e ucraini nelle competizioni Uefa saranno giocate in sedi neutrali fino a nuovo ordine. Nelle tre coppe europee l'unica coinvolta è lo Spartak Mosca in Europa League.

Anche la FIFA ha condannato l'uso della forza da parte della Russia in Ucraina, la violenza non è mai una soluzione, ha detto il presidente Gianni Infantino che si è detto scioccato e preoccupato per ciò che sta accadendo. Ancora nessuna decisione ufficiale è stata presa sulle sorti dei play off per il Mondiale 2022 in Qatar, tra Russia e Polonia in programma il 24 marzo a Mosca, oltre all'eventuale finale il 29 marzo. Le Federazioni calcistiche coinvolte, oltre alla Polonia, anche Svezia e Repubblica Ceca che fanno parte dello stesso "gironcino" hanno già fatto sapere di non voler giocate nel territorio della Federazione Russa. Cancellato anche il Gran Premio di Russia di Formula 1 in calendario a settembre a Sochi, come pure tre partite di Eurolega di basket, la FIS ha deciso di cancellare tutte le gare organizzate in Russia nelle prossime settimane per quanto rigiarda la Coppa del mondo di salti femminili, sci di fondo e freestyle. (ld)