Foto: Sportida
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144 corridori di 21 squadre al via della 28-esima edizione del Giro della Slovenia con partenza da Nova Gorica e arrivo domenica 19 giugno a Novo Mesto. In tutto saranno 792 chilometri, con un dislivello di oltre 9 mila metri. Arrivi in volata, come quello atteso oggi a Postumia, tappe impegnative, ben 11 vette da scalare, sabato la tappa regina con l'arrivo a quota mille 200 metri di Velika Planina, salita con una pendenza media del 7,6%. Nella stessa tappa la carovana transiterà anche per Komenda città natale del più forte corridore del momento a livello mondiale, Tadej Pogačar che ancora una volta ha scelto le strade di casa per preparare l'assalto al Tour de France.

La presenza di Pogačar sta suscitando grande interesse anche da parte dei media, oltre 130 i giornalisti accreditati delle più importante testate sportive, L'Equipe e Gazzetta dello sport solo per citarne alcune, la corsa sarà trasmessa dal secondo canale di TV Slovenia e da Eurosport. C'è curiosità per capire il suo stato di forma visto che a differenza di altri, dopo le classiche di primavera, Pogačar si è fermato a livello agonistico per dedicarsi alla preparazione in altura assieme ai compagni della UAE. Stessa scelta fatta dall'altro sloveno che mira a vincere la sua prima tappa al Giro di Slovenia, Matej Mohorič della Bahrain Victorious, che ha già vinto tappe al Giro d'Italia, al Tour de France e alla Vuelta di Espana, gli manca il sigillo in casa. La corsa parte da Nova Gorica, il Collio, la Valle dell'Isonzo, il tolminotto sono oramai considerate terre visti anche i recenti sconfinamenti del Giro d'Italia in Slovenia, quello sloveno restituisce per così il favore toccando anche Gorizia, Oslavia e San Floriano del Collio per tornare di nuovo a Brda e proseguire fino a Postumia.

Una tappa transfrontaliere fortemente voluta dal sindaco di Nova Gorica Klemen Miklavič per rafforzare lo spirito di collaborazione nell'ambito del progetto Gorizia Nova Gorica, capitale europea della cultura 2025. (ld)