Borut Pahor Foto: BoBo
Borut Pahor Foto: BoBo

Si punta al 10 giugno come data delle parlamentari in Slovenia. Un termine che sembra condiviso tanto dalla maggioranza quanto dall’ opposizione. Ad indicare quella data come la più ottimale- nel corso delle consultazioni con il capo dello stato, Borut Pahor la capogruppo del Partito del Centro Moderno, Simona Kustec Lipicer secondo la quale ciò acconsentirebbe l’applicazione di uno scadenziario elettorale ideale con l’avvio della campagna dopo le festività del primo maggio e la costituzione del nuovo Parlamento a fine giugno ovvero prima delle vacanze estive. Dello stesso parere anche Jože Tanko, capogruppo dei parlamentari in forza al SDS. Per l’esponente del maggior partito d’ opposizione come pure per quello di Nuova Slovenia, Jožef Horvat il termine è buono anche perché consentirebbe di avere un governo operativo già alla fine dell’estate. Ricordiamo che in base alle normative vigenti, le elezioni possono venir convocate da due mesi a 15 giorni prima dello scadere del mandato all’ attuale legislatura in carica fino al primo agosto. Tra i temi in discussione tra i capigruppo parlamentari ed il presidente Pahor pure la nomina del nuovo governatore della Banca di Slovenia che andrà a sostituire, Boštjan Jazbec che passerà ad altri incarichi in Unione Europea. L’ opposizione reputa però inopportuna la nomina di un nuovo responsabile prima della tornata elettorale e sostiene che la decisione vada posticipata ad autunno. Da rivedere, stando all’ opposizione, anche le nomine di una decina di nuovi ambasciatori. (red)