Foto: Reuters
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Il governo italiano ha preparato una proposta "nero su bianco" sulla manovra economica da portare oggi pomeriggio a Bruxelles, all'incontro tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker. Fonti di Palazzo Chigi aggiungono inoltre che la decisione sui saldi di bilancio è stata presa in una riunione prima del consiglio dei ministri.

C'è ottimismo da parte del Governo italiano sulla validità della proposta che il premier Conte porterà a Juncker sulla manovra finanziaria. Il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini si è detto assolutamente fiducioso che a Bruxelles prevalga il buonsenso. Salvini ha dichiarato: "Inizio ad essere stufo di qualcuno che possa sfondare o infrangere i limiti mentre con l'Italia c'è la lente di ingrandimento sullo 0,1. Vogliamo incominciare ad onorare gli impegni presi con gli italiani. Ma se mi dovessi rendere conto di un pregiudizio contro l'Italia mentre per altri si chiudono gli occhi allora la musica cambierà". Il riferimento, per nulla velato, è alla Francia dopo lo sforamento chiesto da Emmanuel Macron per arginare la crisi dei Gilet gialli.
Ma dalla Ue è giunto subito uno stop, con il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, che in un'intervista ha precisato che un eventuale sforamento, oltre il 3% del rapporto tra deficit e Pil, dopo l'annuncio delle misure del presidente Macron per smorzare la rabbia dei gilet gialli "può essere preso in considerazione", anche se in modo "limitato, temporaneo ed eccezionale". Per Moscovici comunque la situazione della Francia non può essere paragonata a quella italiana, ed ha aggiunto che non c'è alcuna nessuna indulgenza, ma soltanto le regole europee e che la Commissione europea sorveglia il debito italiano da tanti anni, cosa che invece non ha mai fatto per la Francia.
Il govervo italiano intanto lavora ancora sui numeri; per ora si è raggiunta un'intesa di massima per tagliare il fondo per "quota 100" e reddito di cittadinanza di 3,5 miliardi. Soldi che potrebbero ridurre il deficit al 2,2%, cui si sommerebbe un altro 0,2% di taglio derivante da quasi 2 miliardi di dismissioni immobiliari. rimane però alta la tensione nella maggioranza giallo-verde, che ora attende buone notizie dall'andamento della trattativa con la Commissione europea.