La visita di Giuseppe Conte in Portogallo e Spagna è il primo di una serie di contatti avviati dall’Italia per formare, in vista del prossimo Consiglio europeo del 17-18 luglio, una sorta di asse fra i paesi membri che sostengono la linea proposta dalla Commissione europea, con un pacchetto di aiuti da 750 miliardi, contrastando il fronte dei cosiddetti “frugali”, paesi come l’Olanda, che invece puntano a prendere tempo o limitarsi a prestiti e finanziamenti condizionati.
Il sostegno ai paesi che hanno bisogno di risorse per avviare la ripresa, ha però specificato Conte dopo il colloquio con il primo ministro portoghese Antonio Costa, è un aiuto all’intera Unione europea. "Abbiamo condiviso la visione che accomuna Italia e Portogallo sugli obiettivi dell'Europa – ha detto Conte -: abbiamo bisogno di una ripresa economica non solo dei nostri Paesi ma per l'Unione europea. Non ci saranno vincitori e vinti: occorre reagire perché questa crisi rischia di distruggere il mercato unico, e se alcuni Paesi avranno maggiore difficoltà tutti gli altri ne risentiranno”.
La linea di Conte, che oggi vedrà anche il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez a Madrid, è stata condivisa anche da Antonio Costa: “Il piano Next Generation Ue e il quadro finanziario pluriennale – ha spiegato Conte - costituiscono un unico pacchetto. Se su qualche aspetto qualche Paese perde, forse può recuperare su un altro aspetto. Noi ci batteremo perché il prossimo Consiglio Europeo sia risolutivo: un compromesso al ribasso - ha concluso - non è accettabile".
Un messaggio ai paesi frugali, che invece non hanno escluso un nuovo rinvio al prossimo Consiglio europeo. Il tempo, oltre agli strumenti da utilizzare, sembra essere uno dei fattori fondamentali della partita per il futuro dell’Europa, anche alla luce dei dati economici, che vedono le previsioni del Pil di paesi come l’Italia al di sotto la media europea, e dell’impatto dell’emergenza sulle famiglie. Secondo al Banca d’Italia oltre la metà della popolazione italiana, soprattutto i lavoratori autonomi, dichiara di aver subito una contrazione nel reddito familiare in seguito alle misure adottate per il contenimento dell'epidemia, e poco meno della metà ha difficoltà nel sostenere le rate del mutuo della casa.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO/Palazzo Chigi
Foto: MMC RTV SLO/Palazzo Chigi