All'indomani dell'irruzione dei manifestanti filo-Trump a Capitol Hill, il Congresso ha confermato la vittoria del candidato democratico, Joe Biden, alle presidenziali dello scorso novembre. In questo modo l'iter per la conferma dei risultati delle elezioni si e' concluso. Biden prestera' giuramento come 46-esimo presidente degli Stati Uniti il prossimo 20 gennaio. I parlamentari hanno promesso di aprire un'indagine su come le forze dell'ordine hanno gestito la situazione critica al Campidoglio, chiedendosi se una mancanza di preparazione abbia permesso alla folla di occupare l'edificio simbolo della democrazia. Nel frattempo si e' dimesso in seguito all'assalto al Congresso il vice consigliere per la sicurezza nazionale Pottinger, e stanno valutando di lasciare anche il consigliere per la sicurezza nazionale O'Brien e il vice capo dello staff presidenziale Liddell. Il Sindaco di Washington ha emesso l'emergenza pubblica per altri 15 giorni, fino al 21 gennaio prossimo, il giorno dopo l'insediamento di Joe Biden, appuntamento per il quale si temono nuove forti tensioni nella Capitale. Proteste si sono svolte durante la notte anche in altre citta' statunitensi, tra cui quelle della Georgia dopo la vittoria democratica nello Stato. In un sondaggio effettuato da YouGov il 62 per cento del campione intervistato vede quanto avvenuto presso la sede del Congresso una minaccia alla democrazia negli Stati Uniti ma e' interessante il fatto che il 45 per cento sostiene fermamente le azioni dei sostenitori del Presidente uscente Trump sebbene siano sfociate in disordini e violenze. Si sta intanto rafforzando l'ipotesi di invocare il 25.esimo emendamento della Costituzione per rimuovere Trump dall'incarico, emendamento che prevede che il vice Presidente prenda i poteri in caso di morte del Presidente, delle sue dimissioni o che sia rimosso, e anche alcuni leader repubblicani si sono detti d'accordo con la sua rimozione. Il Capitol Hill e' stato spesso al centro di manifestazioni di protesta, ma l'irruzione ha un solo precedente, quello avvenuto nel 1814 quando le truppe britanniche marciarono sulla capitale e diedero alle fiamme il palazzo del parlamento. L'azione britannica fu una rappresaglia dopo che gli statunitensi avevano dato alle fiamme la capitale canadese York, oggi Toronto.

Franco de Stefani

Foto: AP
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