Foto: Radio Capodistria/pixabay
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L'Italia sarà sempre più calda: la temperatura media aumenterà tra gli uno e i cinque gradi centigradi entro il 2100. È quanto emerge dal Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, pubblicato dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica.

Nel testo si evidenzia che "entro il 2100 è attesa mediamente sull'area italiana una crescita" della temperatura "con valori compresi tra un grado", in base allo scenario climatico migliore, e "cinque gradi" in base allo scenario climatico peggiore.

Nello scenario migliore le "emissioni verranno dimezzate entro il 2050 e si avvicineranno allo zero più o meno in 60 anni".

Nello scenario peggiore, invece, la "crescita delle emissioni continuerà ai ritmi attuali, ed entro il 2100 le concentrazioni atmosferiche di CO2 saranno triplicate o quadruplicate rispetto ai livelli preindustriali". Questo se si continuerà sulla strada di "un consumo intensivo di combustibili fossili" e non verranno adottate politiche di mitigazione.

Inoltre, secondo il piano, con l'incremento delle ondate di caldo aumenterebbe significativamente anche il pericolo di incendi, crescendo fino al 20% in più sugli Appennini e le Alpi, il livello del mare italiano salirà fino a 19 centimetri in più se non si metteranno a punto azioni di mitigazione del clima, mentre la temperatura dell'acqua potrà crescere fino a +2,3 gradi centigradi.

Nel Piano si prevede, infine, che in futuro la domanda di energia per l'Italia sarà più bassa per il riscaldamento durante l'inverno e molto più alta per l'aria condizionata in estate.

Davide Fifaco