Foto: AP
Foto: AP

Il dato è emerso dall'ultimo rapporto del Global Trends in Forced Displacement 2022, che è stato presentato in vista della Giornata mondiale del rifugiato del prossimo 20 giugno. L'allarme lanciato evidenzia che alla fine dello scorso anno il numero di sfollati ha avuto un aumento di 19,1 milioni rispetto all'anno precedente, creando così il più grande incremento annuale mai registrato. Ma quali sono i motivi di questo esponenziale aumento? Secondo l'Onu la causa principale è il conflitto tra Russia e Ucraina, seguito anche da quello in Sudan che nei primi mesi del 2023 ha fatto salire il numero degli sfollati. Ma oltre alle lotte tra Paesi, un grande ruolo lo riveste anche la crisi climatica, che ha costretto un numero record di persone a fuggire dalle proprie case. Inoltre, l'Alto Commissario per i rifugiati, Filippo Grandi, presentando i dati ricavati dal rapporto, ha attribuito le colpe anche alle persecuzioni, discriminazioni e violenze. Grandi ha anche espresso una preoccupazione riguardo "l'inasprimento delle regole sull'ammissione dei rifugiati e per i respingimenti", facendo riferimento all'ostilità di alcuni leader politici, dei quali non ha fatto i nomi, e certe opinioni pubbliche all'accoglienza. Ma nel rapporto ci sono anche delle note che possono essere definite "positive" e riguardano i rientri volontari. Nonostante il numero totale delle persone costrette alla fuga continui a salire, il rapporto Global Trends ha evidenziato che alcuni di loro hanno potuto far ritorno nei propri Paesi in modo volontario, e cosa più importante, in totale sicurezza, infatti nel 2022 più di 339mila rifugiati sono tornati in 38 paesi.

B.Ž.