Gli stanziamenti di bilancio per la CAN di Capodistria sono allo stesso livello da anni, mettendo ormai a rischio il volume di attività per la comunità italiana.
Nella riunione convocata a Palazzo Carli, sia il presidente della CAN di Capodistria Fulvio Richter, sia il presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani, sia il vicensindaco Mario Steffé, hanno confermato come nella prima bozza del bilancio, il comune abbia concesso importi leggermente inferiori perfino a quelli calcolati seguendo i coefficienti indicati dalla stessa amministrazione comunale. Una tendenza che, ha confermato Richter, rischia di erodere gradatamente le possibilità di azione della CAN.
“Come l'anno scorso anche quest'anno per la cultura siamo arrivati all'indice 100, cioè zero, - dice Richter -. Lo stesso importo anche quest'anno, e non possiamo starci: non si calcola nemmeno l’inflazione. Se sommiamo il 2,2 di quest’anno, al 2,3 dell’annoi scorso, arriviamo quasi al 5 per cento, ceh non abbiamo chiesto, per metterlo sulla cultura, sullo sport e così via. Siamo ancora in trattative con il con il comune, i nostri consiglieri e il vicesindaco: spero riescano a fare qualcosa perché senza cultura siamo morti”.
Steffé ha sottolineato come i prossini giorni siano fondamentali per cercare di correggere le cifre, una posizione ribadita anche da Scheriani che ha ricordato come i mancati adeguamenti incidano sulle attività in campo culturale, sportivo, e sul funzionamento della Can. Lo stesso Scheriani ha poi confermato un aumento dei fondi dello Stato per il bilinguismo, mentre per il co-finanziamento ministeriale per la cultura si parla della stessa cifra dell’anno scorso, 72 mila euro, un importo che non cambia da anni e con cui, ha detto Steffé, si riesce a fare sempre di meno.
La riunione si è chiusa con una panoramica sui progetti di recupero di edifici storici a disposizione della comunità, e non è mancato un accenno alla raccolta di firme per il rinnovo del Collegio dei Nobili. Richter e Scheriani hanno ribadito che l’iniziativa è stata presa senza informare gli organismi della comunità italiana né la scuola, che hanno appreso della raccolta dalla stampa.
Non si critica, hanno sottolineato, chi ha firmato la petizione, ma gli organizzatori dell’iniziativa, che si sono mossi senza avviare un dialogo che la Can non ha mai fatto mancare. Il piano per la scuola del resto è ormai avviato, ha i suoi tempi, ma non ci sono dubbi sul fatto che sarà realizzato, ha concluso Scheriani, ricordando che il 5 di dicembre ci sarà una riunione per scegliere il progetto di recupero.
Alessandro Martegani