Foto: Martegani
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Via libera, con i voti del solo centro destra, alla delibera che prevede un adeguamento del 40 per cento delle indennità dei consiglieri comunali di Trieste.
Il voto a favore della delibera è giunto in serata, dopo una discussione che ha opposto maggioranza e opposizione: l’aula ha applicato una norma regionale, che a sua volta recepiva delle direttive nazionali. La norma prevede un adeguamento delle retribuzioni per gli amministratori pubblici, che è stato applicato direttamente agli assessori, mentre per i consiglieri è previsto un voto da parte dello stesso Consiglio, fatto che è stato ritenuto da molti nell’aula una sorta di anomalia.
Dai banchi dell’opposizione è giunto un richiamo al fatto che l’attività politica, soprattutto a livello comunale, dovrebbe essere un impegno volontario e non una professione, e questo provvedimento, ha detto Riccardo Laterza di Adesso Trieste, rischia di allontanare ancor di più la politica dai cittadini, “È immorale e inopportuno – ha detto - aumentare del 40 per cento le indennità del Consiglio in un Paese in cui negli ultimi cinque anni i salari sono scesi del 6,9 per cento, e la politica stessa non ha fatto sostanzialmente nulla per impedirlo. Un Consiglio con 152 mozioni che giacciono da anni senza essere discusse non può certo premiarsi in questo modo”.
Anche Alessandra Richetti dei 5 Stelle ha sottolineato come le retribuzioni dovrebbero essere commisurate all’impegno e anche ai risultati ottenuti, mentre Alberto Pasino di Punto Franco ha espresso dubbi sulla legittimità, o perlomeno sull’opportunità, che i consiglieri comunali possano esprimersi su un tema che riguarda direttamente i loro interessi, pur considerando legittimo l’aumento delle indennità per l’impegno che l’attività di consigliere comunale richiede. “Qui non c’è una casta” ha ribattuto il capogruppo di Forza Italia Alberto Polacco, ricordando l’impegno che richiede l’attività di consigliere comunale, impegno che va riconosciuto.
Al termine della discussione il Consiglio Comunale ha votato, a maggioranza, con 23 voti a favore e 10 voti non espressi (Pd, Punto Franco, 5 Stelle e Adesso Trieste non hanno partecipato al voto) l’aumento dell’indennità dei consiglieri, che passa da 1200 euro a 1700 euro lordi al mese.
Poco prima era stato votato invece all’unanimità il provvedimento che prevede un aumento anche alle, modeste, indennità dei consiglieri circoscrizionali.
L’aula aveva anche affrontato il tema degli ordini del giorno legati alla riqualificazione del porto Vecchio, respingendo sistematicamente quelli proposti dall’opposizione, anche se la Giunta ne ha fatto propri alcuni, come quelli sulla realizzazione di un hub della ricerca, sulla valorizzazione del ruolo internazionale, sul monitoraggio della qualità dell’aria, sulle misure di mitigazione del rumore durante la fase di costruzione, la riduzione del consumo energetico per l’illuminazione, la destinazione di un’area destinata ad attività artistiche e culturali destinata ai giovani e l’impegno del RUP di venire a riferire semestralmente in Consiglio Comunale lo sviluppo dei lavori.
Salvatore Porro, di Fratelli d’Italia aveva poi chiesto lumi sul premio di laurea in tema di sicurezza sul lavoro dedicato a Francesco Pinna, studente che morì montando un palco per un concerto nel 2011, ricevendo conferma dall’assessore De Blasio sul fatto che il finanziamento è già passato in Giunta, e che si tratta di un premio che sensibilizza su temi come lo studio e la sicurezza sul lavoro.

Alessandro Martegani