Proprio nel giorno in cui è scattato l’obbligo vaccinale per categorie come forze dell’ordine, e docenti, la Digos di Pordenone ha sventato l'occupazione della Direzione sanitaria dell'Ospedale civile da parte di alcune decine di esponenti No Vax.
Il piano era stato scoperto grazie all’intercettazione di messaggi che invitavano i simpatizzanti No Vax a presentarsi davanti all’ospedale, e inscenare una protesta a sostegno del personale sanitario sospeso dal servizio perché non in regola con le vaccinazioni. “Molti sanitari lavorano solo col Green pass da tampone- si leggeva nell’appello lanciato sui social - vogliamo andare in direzione a chiedere spiegazioni”.
L’operazione della polizia è scattata alle prime ore del mattino: agenti della Questura di Pordenone hanno bloccato i no vax davanti all'ingresso dell'ospedale, identificando un centinaio le persone e invitando poi i manifestanti ad allontanarsi. Una persona è stata portata in Questura, perché si rifiutava di essere identificata e non voleva indossare la mascherina. Per tutti è scattata la denuncia per manifestazione non autorizzata, oltre che per le violazioni delle norme anti Covid.
A Pordenone sul luogo della manifestazione era presente anche Stefano Puzzer, leader della protesta contro il Green pass che ha parlato brevemente ai dimostranti prima di essere accompagnato in Questura dalla polizia per valutare la sua posizione.
Sull’episodio è intervenuto l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, sottolineando come “La sola idea che un'azione di questo tipo che possa andare a buon fine mette i brividi. Se quanto pianificato fosse stato attuato – ha aggiunto - avrebbe compromesso l'operatività di una struttura sanitaria che per sua natura deve rispondere alle esigenze immediate dei cittadini, generando effetti immediati e gravi sulla salute e, spesso, sulla vita stessa dei pazienti”.
Alessandro Martegani