Foto: Pixabay
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Nel corso della diciannovesima Settimana Europea dedicata alla prevenzione del carcinoma cervicale, è emersa con forza l'incidenza preoccupante di questo tipo di tumore., in particolare tra le giovani donne europee di età compresa tra i 25 e i 49 anni. Le statistiche mostrano un quadro allarmante: a livello continentale, si registrano oltre 31.000 nuovi casi e oltre 13.000 decessi correlati ogni anno. A differenza di molte altre patologie che interessano prevalentemente le fasce d'età più avanzate, il carcinoma cervicale colpisce primariamente donne in età fertile, evidenziando l'urgenza di attuare strategie preventive. L'agente principale di questo tumore è stato identificato nel papillomavirus umano (HPV) ad alto rischio, responsabile di quasi il 100% dei casi. In Slovenia, la situazione non si discosta dalla media europea, con un numero di 1.600 di donne che ogni anno si sottopongono a interventi chirurgici per la rimozione di lesioni precancerose indotte dal virus. Gli esperti concordano nel sottolineare che la vaccinazione rappresenta l'arma più efficace per prevenire l'infezione e, di conseguenza, lo sviluppo del tumore correlato. Nonostante l'ampia evidenza scientifica a supporto dell'immunizzazione e l'implementazione di programmi vaccinali di routine, si registra un preoccupante declino della copertura, soprattutto a seguito della pandemia. Numerosi studi hanno dimostrato l'efficacia del vaccino, con riduzioni di incidenza superiori al 90%. È fondamentale evidenziare poi il ruolo cruciale dei controlli ginecologici periodici con l'integrazione dei programmi preventivi gratuiti come il programma ZORA, rivolto alle donne tra i 20 e i 64 anni, e il programma DORA, destinato a quelle tra i 50 e i 69 anni. Tali iniziative, garantendo visite ginecologiche e mammografie gratuite, rappresentano strumenti essenziali per la diagnosi precoce, contribuendo così a ridurre i casi mortalità.

Foto: Radio Koper
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Alessia Mitar