Un omaggio a Franco Basaglia, tracciato da 39 artisti italiani e sloveni, a pochi giorni dall’avvio della Capitale europea della Cultura.
È stata presentata in settimana al Municipio di Gorizia la mostra “I luoghi dell'incertezza e le emozioni della libertà”, allestita dal primo febbraio al 2 marzo all’Auditorium della Cultura Friulana del capoluogo isontino.
La scelta è caduta su Franco Basaglia, innovatore nell’ambito della psichiatria mondiale, sia perché appartiene alla storia della città di Gorizia, sia perché la sua figura e la sua vita rappresentano al meglio il concetto del superamento dei confini e delle barriere, al centro della Capitale europea della cultura.
Nel corso della presentazione è stato evidenziato come Basaglia, figura iconica della storia della città di Gorizia e massimo innovatore nell’ambito della psichiatria mondiale, ben rappresenti e incarni quel superamento dei confini e delle barriere che è al centro dell’evento borderless della Capitale, poiché, “il suo pensiero e la sua lotta per la riforma psichiatrica, hanno cambiato radicalmente il modo di rapportarsi della società con le malattie mentali”.
Basaglia, è stato spiegato, “propose una nuova concezione della cura psichiatrica, dove era il paziente al centro dell’attenzione, e non la malattia”. “Il suo pensiero e la sua azione rivoluzionaria partirono dall’ospedale psichiatrico di Gorizia e lo resero pioniere della lotta per i diritti delle persone con disabilità mentale e non solo” e “un punto di riferimento per tutti coloro che credono nella possibilità di costruire una società più inclusiva, solidale e libera”.
Le opere presenti nell’esposizione sono dunque l’occasione per continuare a riflettere sul suo pensiero. “Quando si parla di assenza di confini, di ostacoli, di barriere e di restrizioni, oggi, per noi, è inevitabile pensare a GO! 2025, la Capitale Europea della Cultura condivisa tra Gorizia e Nova Gorica, il cui leit motiv è, per l’appunto, borderless” ha detto il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, ma “la memoria ci riporta anche ad una figura iconica della storia di questa città e della psichiatria a livello mondiale, Franco Basaglia. Direttore del manicomio goriziano a partire dal 1961: grazie alla sua profonda sensibilità, alle sue conoscenze all’avanguardia e alle sue intuizioni particolarmente perspicaci, egli ha reso la nostra città la fucina di una rivoluzione epocale che ha portato al superamento definitivo del concetto di “manicomio” inteso come strumento di mantenimento dell’ordine pubblico e della moralità per il tramite della segregazione e dell’alienazione delle persone ritenute pericolose o semplicemente diverse”.
Alessandro Martegani