Elvia Nacinovich, Bruno Nacinovich e Stefano Surian sono i tre protagonisti dello spettacolo LOCKCLOWN. Tre clown, rinchiusi in uno spazio indefinito, combattono contro un nemico invisibile che ha cambiato i loro destini proibendogli quello che loro considerano un diritto fondamentale: recitare.
Lo spettacolo, ispirato dai testi di Angelo Cecchelin, uno dei più significativi autori futuristi della scena triestina e del teatro musicale italiano, è visto nella prospettiva della cultura di oggi, dell’arte e del teatro contemporaneo. Una produzione che seppur di piccolo formato unisce musica, censura, dialetto e tante risate.
Il progetto, di Angelo Cecchelin e Davide Calabrese, con regia e adattamento di quest'ultimo, è una commedia particolare sia nella forma che nella lingua e nell’approccio a temi di attualità, visto che la vicenda prende il via proprio durante la pandemia. Il tema della legalità è sicuramente una delle colonne portanti dello spettacolo, nel quale vigili e giudici hanno a che fare con ladri e bugiardi incalliti.
Una parodia dei tempi in cui viviamo, nei quali tutti noi ci sentiamo talvolta dei clown vittime dell'ironia delle vicende nelle quali nolenti o volenti ci ritroviamo a mandare avanti le nostre esistenze. Una commedia musicale che con humor nero vuol quindi farci riflettere, attraverso lo sguardo stralunato dei suoi protagonisti che ci accompagnano sulle note delle loro canzoni nel mondo ai tempi del LOCKCLOWN.
Barbara Costamagna