Marin Corva Foto: Archivio personale/Zeljko Jerneić
Marin Corva Foto: Archivio personale/Zeljko Jerneić

Dopo quella convocata una quindicina di giorni fa, il presidente della Giunta esecutiva dell’UI Marin Corva torna dunque a riunire in video conferenza i responsabili dei sodalizi per informarli dell’incontro avuto con il Consiglio d’amministrazione dell’Università popolare di Trieste e illustrare i dettagli per la rendicontazione del Fondo valorizzazione e del Fondo promozione del 2021 onde ottenere - si spera a breve- le prime tranche per l’anno in corso. Sebbene non ci siano ancora comunicazioni ufficiali sull’importo complessivo garantito per i due fondi, si spera che il Ministero degli Affari Esteri faccia proprie le richieste evidenziate nel Piano finanziario e programma di lavoro 2022. Ma per ottenere le risorse sarà necessario utilizzare quanto prima i mezzi 2021 destinati ai dirigenti artistici e rendicontare - con spese effettuate entro il 31 marzo- quelle del fondo destinato alla gestione delle Comunità degli Italiani. Per quanto riguarda quest’ultimo non ci dovrebbe essere il taglio pari a 100 mila euro inizialmente ipotizzato dall’Università popolare di Trieste. L’ente triestino sembra aver recepito il malumore dei sodalizi, ma allo stesso tempo i responsabili Unione Italiana invitano le Comunità ad andare cauti con le spese da aprile in poi, ovvero fino alla conferma ufficiale che l’importo del fondo promozione sarà identico a quello degli anni scorsi. I responsabili delle 36 Comunità che hanno partecipato alla riunione hanno deciso di delegare all’Unione Italiana l’adesione al Bando della Regione Friuli-Venezia Giulia per il finanziamento dei progetti destinati agli italiani dell’ex Jugoslavia. L’avviso non è stato ancora pubblicato ma si è tutti concordi di trasmettere le eventuali iniziative all’Unione Italiana che successivamente le inoltrerà in gara e -soprattutto- di invitare le altre istituzioni della Comunità Nazionale Italiana a fare lo stesso. “Un’assistenza tecnico-amministrativa da parte dell’Unione che si è dimostrata oltremodo utile da quando il Friuli- Venezia Giulia ha cambiato le regole per l’erogazione dei contributi” si è sentito dire nel corso della riunione dove è stato ricordato che sono 870 mila gli euro stanziati, ma sono solo 510 mila quelli messi a bando.

Lionella Pausin Acquavita