Contrariamente alle previsioni, dovute anche alla complessità degli argomenti, è stata una riunione spedita che si è conclusa - potremmo dire - in tempo record. La seduta si è aperta con un breve intervento del presidente UI, Maurizio Tremul che ha parlato del progetto europeo Primis e un altrettanto breve visita alla restaurata ala di Palazzo Gravisi Buttororai che sarà sede del nuovo Museo multimediale della CNI. A seguire i saluti degli ospiti: il console generale d’Italia a Capodistria Giovanni Coviello, il vicepresidente dell’UPT Paolo Rovis, il deputato italiano al Parlamento di Lubiana Felice Žiža ed il nuovo vicedirettore di RTV Slovenia per i programmi della CNI David Runco. Quest’ultimo ha ribadito la volontà e l’ impegno di Radio e TV Capodistria ad essere presente su tutto il territorio d’insediamento storico della nostra minoranza. I consiglieri hanno quindi accolto, quasi senza discussione i punti relativi all’ aumento delle spese viaggio e ai pagamenti delle prestazioni intellettuali. “Si tratta, in pratica, di un adeguamento che arriva dopo dieci anni” ha detto il presidente della Giunta Marin Corva spiegando che un punto di calcolo passa da 60 a 70 euro mentre i pagamenti per i dirigenti artistici dai 9 ai 14 euro netti all’ora. Accolta senza particolari discussioni la ripartizione dei mezzi della Legge 73/01 e del capitolo 4545 per il 2023; ripartizione concordata con l’Università popolare di Trieste e con i rappresentanti diplomatici e che sarà ora inviata al Comitato di coordinamento con l’intento di arrivare quanto prima alla sottoscrizione della Convenzione e dell’impiego dei fondi ed evitare, come successo quest’anno, di siglare il documento appena a settembre. Questi ritardi, i cambiamenti voluti dal finanziatore come pure i mezzi aggiuntivi stanziati dal Governo croato stanno alla base del primo assestamento di bilancio, bilancio che supera i 9 milioni di euro. “Una seduta che potremmo definire storica poiché l’ultima prima dell’ingresso della Croazia in Schengen" ha ricordato il presidente dell’Assemblea Paolo Demarin, secondo il quale l’abbattimento delle frontiere rafforzerà l’unitarietà che è uno dei capisaldi dell’UI e della Comunità italiana.
(lpa)