Come abbiamo già riferito, votata senza grandi discussioni la suddivisione dei fondi garantiti dalla Legge 73/01 e dal capitolo 4545 per il 2023; suddivisione che, com'è stato spiegato, è stata concordata con l'Università popolare di Trieste e con i rappresentanti diplomatici. La decisione sarà ora inviata al Comitato di coordinamento con l'intento di arrivare quanto prima alla sottoscrizione della Convenzione e dell'impiego dei mezzi onde evitare, come successo quest'anno, di siglare il documento appena a settembre. Non si tratta del vero e proprio piano finanziario e di lavoro, poiché la ripartizione non contempla le sovvenzioni garantite dagli altri finanziatori: Regione istriana e Regione Veneto, governo sloveno, ma soprattutto governo croato che in questi ultimi anni ha aumentato notevolmente gli importi destinati alla CNI che ora si aggirano sui 4 milioni di euro. Per quanto riguarda l'Italia e la ripartizione accolta dall'Assemblea UI, si tratta - ricordiamo - del cosiddetto contributo ordinario garantito dal Ministero degli esteri che prevede lo stanziamento di un milione e 450 mila euro circa che rientrano nel piano permanente UI-UPT. L'importo sarà suddiviso tra il Fondo promozione CI (560 mila euro), le spese funzionali dell'UI (400 mila), quelle del Centro di ricerche storiche (171 mila euro), gli abbonamenti all'EDIT (300 mila) e il Centro studi musica classica (15 mila euro).
Ci sono poi una cinquantina di progetti in corsa per la ripartizione degli ulteriori 3 milioni 785 mila euro garantiti dalla Legge 73/01, progetti che superano del 20 per cento l'importo assegnato così come richiesto dal finanziatore che - come chiarito - vuole avere la possibilità di scelta ed opzione. La destinazione di questi fondi è comunque e in gran parte quella destinata alle attività tradizionali. Le cifre maggiori vanno al mondo delle Comunità e a quello delle scuole che incasseranno ciascuno più di un milione e 100 mila euro e a quello delle istituzioni CNI con 400 mila euro. Da segnalare un incremento degli importi destinato alle attività giovanili e a quello per gli imprenditori che si vedono garanti rispettivamente 500 mila e 316 mila euro. (lpa)
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